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Le parole

Ripresa Serie A, Spadafora: "Le notizie dei contagi non ci fanno ben sperare"

Il Ministro dello Sport ha parlato dei casi positivi rilevati da Sampdoria, Fiorentina e Torino: "Quanto successo nelle ultime 24 ore non fa ben sperare"

La Redazione
09 Maggio 2020 - 11:07

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, è stato intervistato da SeliaTV Bergamo ed è tornato a parlare della possibile ripresa della Serie A:

"Le notizie di queste ore riguardo i contagi di alcune squadre non ci fanno ben sperare. Fino a quando non capiremo quale sarà l'evoluzione sanitaria, non potremo dare una risposta certa. La parola d'ordine, anche alla luce del recente incontro con il Comitato Tecnico-Scientifico, è prudenza. Quanto successo nelle ultime 24 ore, ovviamente, non aiuta".

Le tifoserie si sono espresse contrarie alla ripartenza.
"Io sono un romantico, penso che il calcio viva grazie alla passione dei tifosi. Immaginare gare senza gente è brutto, se dovesse ripartire il campionato si giocherebbe sicuramente a porte chiuse. Dobbiamo capire come organizzarci in vista del prossimo autunno, dovremmo capire come contemplare questa passione degli italiani con i tempi che sono cambiati".

Ci saranno risarcimenti nei confronti degli abbonati?
"So che diverse associazioni dei consumatori si sono già mosse. Non so bene cosa vorranno fare i club, è una cosa che riguarda loro e non il Governo. Certo, se dovessero arrivare dei rimborsi agli abbonati sarebbe sicuramente un bel gesto da parte delle società.

Perché tutte queste polemiche sulla ripartenza della Serie A? Altri sport hanno già deciso di concludere i campionati.
"Nel nostro Paese il calcio muove tantissimi soldi rispetto ad altri sport e questo diventa determinante. Il fatto che il calcio sia una grande industria economica è molto importante. Queste sono le due facce della medaglia che hanno portato a tutte le polemiche di questi giorni".

Potrebbe essere questa l'occasione per rifondare il calcio?
"Sono d'accordo, questa è l'occasione. Non solo per il calcio e per lo sport, ma per rigenerarsi e per rivedere una lista di priorità e stili di vita. Chi si illude che superata questa emergenza, mi auguro il prima possibile, si possa tornare a fare le stesso cose di prima, non ha capito la gravità della situazione mondiale. Spero che questa possa essere l'occasione giusta e che possa esserci una riforma nel calcio e nello sport. Io farò tutto il possibile affinché questo possa succedere".

Una data per la ripartenza?
"La prossima settimana, prima del 18 maggio, saremo in grado di capire, sulla base dell'analisi della curva, l'andamento dei contagi dopo questa prima apertura. A breve arriverà il responso del Comitato tecnico-scientifico sul protocollo adottato dalla FIGC. Capiremo se le perplessità che il Comitato tecnico-scientifico ha espresso sono state superate o se purtroppo restano tali. Queste due cose insieme, ci consentiranno di decidere".

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