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Da Fonseca a Mourinho: l'ascesa della scuola calcistica portoghese

Lo Special One pioniere. Leonardo Jardim, Villas-Boas e Paulo Sousa i giramondo. Negli ultimi anni tecnici lusitani sugli scudi

12 Giugno 2019 - 14:34

Quando, ormai quindici anni fa, il Porto vinceva a sorpresa la Champions League dopo aver trionfato in Coppa Uefa la stagione precedente, il movimento calcistico portoghese era considerato una periferia rispetto alle scuole italiana, inglese e spagnola. Ma il passaggio dell'allora tecnico biancoblù in una realtà di spicco come il Chelsea era destinato a ridefinire i parametri di questo sport all'alba del 21esimo secolo.

José Mourinho da Setubal, classe 1963, è stato di fatto il pioniere di una scuola calcistica portoghese che ora vanta un gran numero di esponenti. Sulle orme del suo mentore, che nel frattempo si era auto-eletto "Special One", a fare le fortune del Porto arriva André Villas-Boas. A nemmeno 17 anni, vicino di casa di Bobby Robson, lascia una miriade di biglietti sotto la porta del tecnico inglese, all'epoca alla guida dei biancoblù di Oporto: suggerimenti tattici, indicazioni su come far rendere meglio alcuni calciatori e altre dritte. Robson lo inserisce nel suo staff, dove André diventa grande amico di Mou e, in seguito, suo vice. Chiamato ad allenare il Porto, nel 2011 - a nemmeno 34 anni vince l'Europa League.

Trofeo che non è riuscito a portare a casa Jorge Jesus, battuto due volte in finale col Benfica prima dal Chelsea e poi dal Siviglia. Il grande salto nella Premier League di Villas-Boas, però, non è altrettanto soddisfacente: al Chelsea e al Tottenham dura poco, quindi opta per la Russia (Zenit) e la Cina (Shanghai Sipg). Pochi giorni fa è stato chiamato a sostituire Rudi Garcia all'Olympique Marsiglia.

In Italia abbiamo visto Paulo Sousa, che pochi mesi fa è stato vicino alla panchina giallorossa: classe 1970, l'8 marzo scorso - mentre la Roma esonerava Di Francesco in seguito al ko contro il Porto di Sergio Conceiçao - l'ex tecnico della Fiorentina si è accasato al Bordeaux. In Ligue 1 ha trovato il suo connazionale Leonardo Jardim: capace di strappare un titolo nazionale al Psg con il suo Monaco, il 45enne è stato esonerato lo scorso novembre, ma poi richiamato a causa del pessimo rendimento di Thierry Henry.

Farà i preliminari di Europa League anche il Wolverhampton, sorpresa dell'ultima Premier, guidato da un altro lusitano: Nuno Espirito Santo. Senza dimenticare che il trionfo del Portogallo a Euro 2016 ha un nome e un cognome: Fernando Santos. Classe 1954, laureato in ingegneria elettronica, è il più anziano dei tecnici fin qui citati. Ma con la vittoria in Nations League ha confermato che il titolo continentale non è stato casuale. A dimostrazione che il Portogallo, da qualche anno a questa parte, è tornato al centro del calcio.

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