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Il Var non funziona, Champions League africana assegnata a tavolino

La squadra tunisina dell'Esperance si laurea campione grazie al malfunzionamento del supporto tecnologico e ad un'interruzione durata un'ora e mezza

L'inizio delle proteste dopo il gol annullato

L'inizio delle proteste dopo il gol annullato

La Redazione
01 Giugno 2019 - 15:58

Questa sera al Wanda Metropolitano si giocherà la finale di Champions League tra Tottenham e Liverpool, ma ieri sera si è giocata un'altra finale continentale, quella africana, che ha visto scendere in campo l'Esperance Tunis contro il Wydad Casablanca. Dopo la partita di andata, terminata 1-1, le due squadre si sono affrontate allo Stade Olympique de Radès di Tunisi.

La formazione di casa è passata in vantaggio al 41' grazie al gol di Belaili. Al 15' del secondo tempo la squadra del Marocco ha pareggiato con la rete di El Karti, ma l'arbitro Gassama ha annullato tutto per fuorigioco. I giocatori hanno chiesto di andare a rivedere l'azione al Var, ma il supporto tecnologico non funzionava e il direttore di gara non è tornato sui suoi passi. Da quel momento la squadra di Casablanca si è rifiutata di continuare a giocare, generando una serie di proteste in campo e causando l'interruzione momentanea dell'incontro.

Dopo un'ora e mezza di stop, con proteste da parte dei tifosi e della squadra marocchina, è arriva la decisione del direttore di gara. Partita sospesa e vittoria a tavolino all'Esperance, che si porta a casa il trofeo. Una scelta che ha scatenato ulteriori polemiche. La società tunisina, a sua difesa, ha pubblicato un post sui social in cui si può leggere di come il Var fosse difettoso già prima del fischio d'inizio della partita ed entrambi i capitani delle due squadre erano stati informati. 

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