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"Ti tremano le gambe, la sera non dormi": Ilicic racconta gli allenamenti di Gasp

L'ex attaccante ha parlato del suo rapporto con il tecnico giallorosso: "Ogni tanto discutevamo, ma non abbiamo mai litigato. Mi ha spinto oltre i miei limiti"

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
14 Ottobre 2025 - 10:06

Josip Ilicic ha rilasciato un'intervista a "La Gazzetta dello Sport". Tra i vari temi trattati, l'ex calciatore dell'Atalanta ha raccontato il proprio rapporto con l'allenatore della Roma Gian Piero Gasperini, con cui ha lavorato proprio a Bergamo. Queste alcune delle sue dichiarazioni:

Come arriva all’Atalanta?

“Avevo chiuso con la Sampdoria, ma il giorno prima delle visite mi telefonò Gasperini. ‘Vieni a giocare per me?’, chiese. ‘Mister, vado a Genova, non posso’. ‘Ti chiamerà Sartori, tranquillo’. Quando gli dissi quanto avrei guadagnato lui mi rispose ‘e quindi? Che problema c’è?’. Lì ho scoperto cosa significa fare un ritiro con Gasperini”.

Ci racconti la sua preparazione. 

“Tra un allenamento e l’altro non riesci a dormire: le gambe pulsano, sei stanco, ti viene da vomitare. Ma ti entra nella testa come nessuno. Se superi il test di ritiro, ovvero tre settimane da doppie sedute e corse nei boschi, allora capisci. Quante partite abbiamo ribaltato grazie a quella corsa? Noi duravamo 90’, gli altri al 60’ erano cotti. Ogni tanto con Gasp c’erano discussioni, ma quando uno si ama litiga”.

E anche lei. Ha mai pensato di non farcela?

 “Di cose private non parlo. Mi hanno offerto soldi per raccontare la mia storia, ma i dettagli li tengo per me”.

Come mai si è ammalato? 

“Non sapevo se sarei tornato a giocare, e quando sei chiuso in casa allora inizi a pensare. Sono stato 42 giorni a Bergamo senza la mia famiglia. Ho sofferto. I soldi, i contratti, non mi importava più di nulla. Non stavo bene. E le voci su mia moglie mi addoloravano”.

Gasperini, raccontando il suo calvario, si è commosso. Che effetto le ha fatto? 

“Ti fa capire com’ero e come stavo. E chi eravamo noi due, insieme. Io non posso dimenticare ciò che ha fatto per me. Nel 2018 fui ricoverato in ospedale per un’infezione. Avevo paura di non svegliarmi. Lui dopo una settimana mi disse ‘Josip, alzati che dobbiamo giocare’. ‘Mister, non sto in piedi’. ‘Non mi interessa, stai in campo’. Lo fece anche a Valencia. Dopo il terzo gol chiesi il cambio, lui mi ignorò e segnai il quarto. Mi ha spinto oltre i limiti che pensavo di avere”.

Sempre Gasp disse che nel 2020 lei era da Pallone d’Oro. 

“Cosa posso dire? Non parlo mai di me, però ero in gran forma. Non so se fossi da Real Madrid, ma nel 2010, a Palermo, misi piede in palestra per la prima volta. Magari se l’avessi fatto già a 17 anni…”.

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