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Gli arbitri parlanti

I direttori di gara spiegheranno “live” le decisioni, ma la bodycam può attendere. Si metterà fretta ai portieri: non potranno tenere la palla più di 8 secondi. E cambia il rigore

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
20 Luglio 2025 - 07:30

Non sarà una rivoluzione drastica perché in parte ci siamo abituati ma le novità sul fronte arbitrale nella stagione che inizierà il 23 agosto saranno tante e significative. La premessa è che la necessità di fare spettacolo è sempre sul tavolo delle decisioni, in tal senso il Mondiale per club docet. Ma la Figc, su richiesta della Lega, ha approvato solo una (buona) parte  delle innovazioni tecnologiche che abbiamo visto sperimentare nella competizione per ricchi club andata in scena negli Stati Uniti con la benedizione niente meno che di Donald Trump. Non ci sarà la bodycam (che pure incuriosiva per le immagini suggestive che restituiva), ma gli arbitri, dopo la sperimentazione a metà di semifinali e finale dell’ultima Coppa Italia, faranno sentire la loro voce al pubblico a casa e allo stadio. Non nelle interviste - chissà se mai lo faranno, ma per l’Italia è ancora presto - ma live, mentre arbitrano. Operazione trasparenza che continua dopo l’invenzione di “Open Var”, che proseguirà a scopo didattico. Non solo il segno distintivo con le mani della tv per richiamare l’uso della tecnologia, ma anche l’implementazione della spiegazione con microfono, questa la nuova incombenza per l’arbitro. Con tutta probabilità non finiranno le contestazioni, ma si avranno almeno delle spiegazioni delle interpretazioni e delle regole che ricondurranno a una logica, condivisibile o meno si vedrà caso per caso.

I portieri di corsa

Le novità già annunciate però non finiscono al rapporto tra arbitro e credibilità, in un mondo che va di corsa si adegua anche il calcio. Si metterà infatti fretta ai portieri con la regola degli 8 secondi contro le perdite di tempo dei portieri. Non ci saranno più gialli una volta sì e l’altra no, severità o tolleranza. «Se un portiere ha il controllo della palla per più di 8 secondi, l’arbitro assegnerà un calcio d’angolo (piuttosto che un calcio di punizione indiretto) dalla parte del terreno di gioco più vicina alla posizione del portiere quando è stato sanzionato. Non è previsto un provvedimento disciplinare a meno che il portiere non commetta l’infrazione. Per aiutare il portiere l’arbitro segnalerà gli ultimi 5’’ con la mano alzata».

Nuove norme sui rigori “sporchi”

L’altra grande novità regolamentare sarà sull’eventuale doppio tocco su calcio di rigore. Ha fatto scuola il caso del derby europeo agli ottavi di Champions della passata stagione tra Atletico Madrid e Real Madrid, in cui il rigore di Alvarez, durante la sequenza arrivata dopo i supplementari, fu cancellato dal Var per un doppio tocco del calciatore, scivolato al momento del tiro dal dischetto. La nuova disposizione prevede che «chi calcia accidentalmente il pallone con entrambi i piedi simultaneamente o il pallone tocca il piede o la gamba d’appoggio dopo il calcio: se la rete viene segnata il calcio di rigore deve essere ripetuto: se la rete non viene segnata viene assegnato un calcio di punizione indiretto (a meno che l’arbitro non applichi il vantaggio quando ne trae chiaramente beneficio la squadra difendente). In caso di doppio tocco deliberato, calcio di punizione indiretto».

Capitani coraggiosi

Infine, una novità anche per quanto riguarda i comportamenti in campo dei giocatori, con il capitano che resta il delegato per i dialoghi con l’arbitro e si sottolinea come non goda «di uno status sociale o di privilegi, ma ha un grado di responsabilità per il comportamento della squadra». In caso di proteste di gruppo con assembramenti voleranno più di prima le sanzioni, a partire dalle ammonizioni.

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