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MLS: al via una rivoluzione? Il Tas si esprimerà su promozioni e retrocessioni

La Fifa prevede uno statuto inflessibile, i campionati sotto la sua giurisdizione devono prevedere promozioni e retrocessioni. La MLS al momento non ne vuole sapere

La Redazione
07 Maggio 2019 - 19:28

Tra la giornata di domani e giovedì il Tas si runirà a manhattan per stabilire le sorti del caalcio americano. Sul tavolo, la questione delle promozioni e retrocessioni, che la Major League Soccer (la lega calcio americana) non prevede ma che è regolamentata in modo chiaro dallo statuto Fifa.

La Federcalcio Usa rimane ancorata all'esenzione concessa di avere tornei chiusi (gli altri Paesi ad averla sono solo l'Australia e in parte l'India), ma due club di terza divisione ( il Kingston Stockade e il Miami Fc) che chiedono l'abolizione di questa concessione per avere la possibilità di salire di categoria. La Fifa prevede uno statuto inflessibile, i campionati sotto la sua giurisdizione devono prevedere promozioni e retrocessioni. Ma negli Usa, la MLS quando è stata fondata nel 1996, si è costituita come lega blindata: si viene ammessi pagando una cifra che va dai 150 ai 200 milioni di dollari. Una volta dentro anche se si arriva sempre ultimi non avvengono retrocessioni, l'esclusione dal campionato avviene solo in caso di fallimento della società.

Nel 2017 però il proprietario del Miami fc , Riccrdo Silva, ha deciso insieme al collega del Kingston di ribellarsi a questa ingiustizia ricorrendo al Tas. Se giudici gli daranno ragione assisteremo a una vera e propria rivoluzione negli States.


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