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Le parole

Pellegrini: "Immobile è un amico, ma in campo anche mia madre è un'avversaria"

Il capitano giallorosso: "Tanti miei amici hanno scelto volontariamente di tifare per la squadra sbagliata. Quando finisce la partita torna tutto come prima"

Lorenzo Pellegrini durante il ritiro con l'Italia

Lorenzo Pellegrini durante il ritiro con l'Italia (GETTY IMAGES)

La Redazione
13 Giugno 2023 - 12:13

In occasione dei prossimi impegni in Nations League, Lorenzo Pellegrini e Ciro Immobile sono stati protagonisti di una diretta sui canali social della Nazionale Italiana. Di seguito le loro parole.

State vivendo giorni impegnativi?
"Sono anche giorni impegnativi. In Sardegna abbiamo compattato il gruppo, ora qui a Coverciano stiamo riniziando a lavorare bene per preparare la partita".

Chi è per te Roberto Baggio? 
"Non lo conosco come uomo, ma ho avuto modo di sapere che è una persona eccezionale e molto carismatica. Il calciatore era eccezionale, di sicuro mi sarebbe piaciuto rubargli qualcosa. Mi ricordo un gol su un lancio di Pirlo, dove fece una rete stupenda".

Cosa ti piace di più di Immobile in campo?
"È facile, per quelle che sono le mie qualità ovvero prendere palla tra le linee e verticalizzare lui è un attaccante perfetto: come si muove, come attacca la profondità, gliel'ho detto spesso".

Quali sonoi tuoi hobby al di fuori del calcio?
"Oltre al tempo che passo con la mia famiglia, mi piacciono molto le macchine".

Che ricordo avete delle vostre giovanili azzurre?
"Ricordi molto belli. Quando sei ragazzo scopri la nazionale e ti fa sentire importante, ora veniamo qui e dobbiamo dimostrare. È stato un bel percorso con due europei, anche se non siamo riusciti ad arrivare fino in fondo. Il ricordo più bello? La partita contro la Spagna dove abbiamo segnato io e Chiesa".

In Nazionale riuscite a dividere il fatto che siete i capitani di Roma e Lazio
"Io e Ciro siamo sempre stati grandi amici, al di fuori non è mai un problema. Io ho anche dei miei amici che hanno scelto volontariamente di tifare per un'altra squadra, che non è quella giusta. Ho sempre detto che se mi ritrovassi in campo contro mia madre farei di tutto per vincere la partita, quindi figuriamoci contro un amico. Poi finisce la partita e torna tutto come prima, anche perché almeno tra noi due anche in campo non manca mai il rispetto. Per chi ti dà rispetto, si usa dare rispetto. Per chi non te lo dà, un po' meno".

 

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