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Le parole

Roma-Juventus, Allegri: "Spero che domani Mourinho possa essere in panchina"

Il tecnico bianconero in conferenza stampa: "Paredes sta bene, valuterò cosa fare con lui. Dybala sta dimostrando di essere importante per i giallorossi"

Massimiliano Allegri durante una partita della Juventus

Massimiliano Allegri durante una partita della Juventus

La Redazione
04 Marzo 2023 - 12:26

Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara di campionato contro la Roma. Di seguito le dichiarazioni dell'allenatore bianconero.

Che Roma si aspetta domani sera?
"Loro stanno facendo un ottimo campionato, perché lottano per un posto in Champions. In casa credo sia una delle prime tre in Europa per gol subiti, con solo 5 reti in 11 partite. Sarà una bella partita, in uno stadio pieno anche con una giornata abbastanza primaverile. Bisognerà essere bravi a fare una bella partita".

Come sta Pogba? Quali giocatori sono indisponibili?
"Pogba ha reagito bene, non ha minutaggio ma sono rimasto contento di come è entrato contro il Torino. Si è calato subito nella partita facendo buone cose, normale che debba crescere. Ora è un'ottima soluzione dalla panchina. Milik tornerà dopo la sosta e Kaio Jorge sarà ancora out. Miretti e gli altri sono tutti a disposizione".

Cosa cambia per voi con la vittoria della Lazio?
"Per noi domani è importante perché ci giochiamo uno scontro diretto con la Roma. Dobbiamo staccare chi ci sta dietro, come il Bologna. Davanti sono lontane quindi dovremo vedere passo dopo passo. L’importante è fare bene domani".

Domani Paredes è una possibile soluzione come mezzala?
"Leandro sta bene, domani valuterò cosa fare con lui. Sono tutti a disposizione, c’è anche Barrenechea che ha fatto bene col Torino quindi non ho problemi perché sono tutti giocatori affidabili".

Sta pensando di cambiare veste e riproporre il tridente con Chiesa, Vlahovic e Di Maria?
"Bisogna avere pazienza e calma nel buttare in campo giocatori che non giocano da tanto. Soprattutto con una partita ogni quattro giorni, visto che giovedì abbiamo il Friburgo. L’importante è che entrino bene dalla panchina come col Torino, tutti vorrebbero giocare 90 minuti ogni partita ma ciò non è possibile".

Vede affinità tra lei e Mourinho?
"Se mi avvicinano a lui sono contento perché Mourinho ha vinto 26 trofei. Poi sta facendo un ottimo lavoro a Roma, perché è una squadra non lottava da qualche anno per entrare in Champions. Indipendentemente dalla nostra penalizzazione, la Roma ha fatto 44 punti e questo vuol dire lottare per la Champions. Io spero di vederlo domani in panchina, mi dispiacerebbe se non dovesse esserci. A mio parere se un allenatore viene espulso durante una partita gli si può dare una multa, che magari aiuterebbe anche qualcuno in difficoltà. Ma nella partita successiva deve stare in panchina. Comunque, spero di vederlo in panchina domani".

Di Maria resterà? È in ballottaggio con Chiesa?
"Le priorità sono altre rispetto ai contratti, nonostante il rinnovo di Danilo. Non so quali siano le esigenze dei calciatori, sono cose di cui si occupa la società. Di Maria ha giocato sempre le ultime gare, l’importante è che quando giochi determini come ha fatto nelle ultime partite".

Dybala è l’osservato speciale di domani?
"Sta dimostrando, come ha fatto con noi, di essere un giocatore importante per la Roma. Domani lo affronteremo conoscendo le sue caratteristiche, gli va dato un occhio di riguardo perché in area di rigore è molto pericoloso".

Si considera un tecnico per giovani?
"Mi sono dovuto ringiovanire perché è nato mio nipote".

Tra Lazio e Roma, quale delle due è la sfidante per la corsa alla Champions?
"Se vogliamo essere realisti… forse sono state travisate le mie parole. È impossibile la rincorsa alla Champions League in questo momento, poi la squadra sul campo ha fatto 50 punti. Noi dobbiamo dare continuità, tra quelle davanti resterà fuori una tra Inter, Milan, Lazio e Roma, poi c’è l’Atalanta che può rientrare ancora in corsa. Ci sono 42 punti in gioco ed è tutto ancora da giocare per quelle, noi dobbiamo fare un passettino alla volta non dobbiamo vedere lontano perché le squadre stanno lontane e dobbiamo lavorare per mini-obiettivi".

Se doveste andare in Champions con questa penalità, sarebbe come vincere uno Scudetto?
"Andare in Champions League con una penalizzazione di 15 punti sarebbe come vincere tre scudetti".

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