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L'Uefa sul Mondiale ogni due anni: "Piano pericoloso, non bastano gli slogan"

L'organo europeo contro la proposta della Fifa: "Delusi dal mancati confronto con gli stakeholders. Attendiamo un confronto per valutare i rischi della proposta"

La Redazione
22 Settembre 2021 - 19:16

L'Uefa continua a osteggiare il progetto della Fifa di organizzare i Mondiali ogni 2 anni. Il massimo organo calcistico europeo, che più volte ha espresso la propria posizione contraria all'iniziativa, ha emesso un lungo comunicato tramite il proprio sito ufficiale presentando tutte le critiche e criticità in merito alla metodologia e l'idea intrapresa dalla Fifa con uno studio di fattibilità avviato nel maggio del 2021. "L'Uefa presuppone che la parola 'fattibilità' comprenda tutti gli effetti e le conseguenze", si legge in relazione alla proposta Fifa, prima di elencare i campi in cui questa potrà aver effetto quali (tra gli altri) il calendario sempre più sovraccaricato, la salute dei calciatori e la sostenibilità per i tifosi e non solo. 

"L'Uefa è delusa dal metodo adottato - continua la nota - che per ora ha portato ad annunciare e promuovere progetti di riforme radicali, prima di aver dato la possibilità agli stakeholder di partecipare alle consultazioni. Ci sono dei pericoli reali in merito a questo piano: lo sminuire il valore del massimo evento calcistico mondiale la cui cadenza quadriennale dà una mistica con cui sono cresciute generazioni di tifosi; la diminuzione di opportunità sportive per le nazionali più deboli, sostituendo le partite regolari con tornei a eliminazione; il rischio della sostenibilità per i calciatori, obbligati a disputare competizioni estive ad alta intensità ogni anno invece che con un maggiore recupero; il rischio per il futuro dei tornei femminili, privati di slot esclusivi e offuscati dalla vicinanza dei top eventi maschili. Questi e altri problemi non sono affrontabili semplicemente con slogan promozionali non comprovati sui presunti benefici di un calendario più fitto". 

Una critica dura e a tutto tondo che si conclude con il ribadire l'importanza del dialogo: "Il futuro del prossimo calendario internazionale dovrebbe essere frutto di uno scambio e una genuina consultazione tra la Fifa, le federazioni e gli stakeholders chiave, prendendo in considerazione gli interessi del gioco e il punto di vista di tutti. In questa fase, questo suggerirebbe l'astenersi da campagne promozionali di concetti unilaterali e pre-determinati. Il 14 settembre l'Uefa ha richiesto alla Fifa di organizzare un incontro speciale per parlare delle preoccupazioni e dei possibili impatti di questo piano. Non c'è ancora stata una risposta".

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