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Distinti Sud

La curiosa narrazione da Xhaka a Patricio

La "comunicazione" romana, almeno il 90 per cento di essa, si è portata avanti con il lavoro e li ha già catalogati come acquisti inutili, anzi dannosi

30 Giugno 2021 - 11:49

Complicato stabilire se siano più pittoreschi (ridicoli?) coloro che, per il solo fatto di essere stati accostati alla Roma, hanno etichettato in un amen Granit Xhaka come il Liverani Biondo; oppure se lo siano di più quanti ancora oggi rinfacciano alla Roma la cessione di Patrik Schick, 8 gol in 58 presenze in due anni con la maglia giallorossa (per dirne una: Borja Mayoral 17 reti in 45 gare). Una bella lotta, ne converrete. Qui non si parla di tifosi, ma di "operatori dell'informazione". Categoria che ovviamente abbraccia quanti avevano bollato come vergognoso lo scambio di plusvalenze (con netto conguaglio a favore della Roma) Luca Pellegrini-Spinazzola, certificando a suon di pezzi e/o di parole che il giovane Pellegrini da lì a poco sarebbe diventato il nuovo Cabrini nazionale, che Spina era un bluff e che la Roma era diventata la succursale della Juventus.

E che dire di Rui Patricio, già definito un pippone più scarso di Goicoechea, per aver beccato un gol fasullo contro il Belgio? E la prestazione stratosferica offerta pochi giorni prima contro la Francia? Cancellata, oscurata, nascosta ovviamente. Xhaka e Rui Patricio non sono ancora della Roma, chissà se mai lo diventeranno però la "comunicazione" romana - almeno il 90 per cento di essa - si è portata avanti con il lavoro e li ha già catalogati come acquisti inutili, anzi dannosi. E, di conseguenza, si va sostenendo che tutto questo è la conferma che José Mourinho è bollito.

Lo Special One non è ancora arrivato a Trigoria, eppure sul suo conto se ne sono già scritte e/o dette di tutti i tipi. La Roma non ha un progetto, non ha le idee chiare, non sa cosa fare sul mercato, Mou si è già stancato: sono soltanto alcuni dei rimproveri mossi ai Friedkin dai "cooperativanti" della comunicazione capitolina. Il fatto che finora solo pochissimi club al mondo abbiano operato concretamente sul mercato non viene mai ricordato. Non conviene farlo, non porta acqua al proprio pozzo avvelenato. Non si tratta di mal comune mezzo gaudio, l'andamento lento: è semplicemente la storia del complicato momento che sta vivendo il calcio. Ah, la narrazione... Il Milan che perde a parametro zero Donnarumma e Calhanoglu viene elogiato, la Roma che non ha ancora ceduto nessuno dei suoi uomini migliori viene criticata. State bene così, se potete... #moupensacitu.

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