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Chievo, Ventura si difende: "Basta menzogne, ho rinunciato a 2 anni di stipendio"

L'ex commissario tecnico della Nazionale ha voluto difendersi dopo le dimissioni dalla panchina del Chievo: "Io e la società avevamo idee diverse"

La Redazione
13 Novembre 2018 - 18:04

Giampiero Ventura si difende. Dopo le accuse rivoltegli dal capitano del Chievo, Sergio Pellissier, e da parte della tifoseria clivense, l'ex Commissario Tecnico della Nazionale ha voluto parlare all'ANSA per spiegare le ragioni delle sue dimissioni. Queste le sue parole:

"Stavolta non tollero menzogne, non mi sono dimesso dal Chievo per i risultati, sarei andato via anche in caso di vittoria col Bologna. E ho rinunciato a due anni di contratto senza chiedere nè pretendere alcunchè. Sono arrivato al Chievo perché il presidente Campedelli è un amico e perché il momento di difficoltà della squadra coincideva con la mia grande voglia di riprendere ad allenare. Ho poi deciso di interrompere il rapporto, non per i risultati, ma quando ho avuto la certezza che, benché volessimo raggiungere lo stesso obiettivo, cioè la salvezza, io e la società volevamo perseguirla attraverso strade diverse. A quel punto, nè io potevo pretendere che loro sposassero le mie idee, nè loro potevano pensare che io condividessi il loro percorso".

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