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Il simbolo

Aduriz, la bandiera dell'Athletic Club pronto a giocare la sua 12ª stagione a Bilbao

L'attaccante nato a San Sebastián è un vero e proprio simbolo del club. Nel 2015 ha regalato un trofeo alla sua squadra dopo 30 anni di digiuno

, di LaPresse

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Andrea Celesti
06 Agosto 2019 - 14:45

Il 7 agosto la Roma affronterà allo Stadio Renato Curi l'Athletic Club di Bilbao, prima delle due amichevoli spagnole, a cui seguirà quella con il Real Madrid dell'11. I biancorossi, rappresentano sicuramente un ostacolo non semplice per i giallorossi, nonostante la squadra abbia passato un'annata travagliata. Dopo l'esonero del tecnico Eduardo Berizzo infatti, il club è stato affidato a Gaizka Garitano, che ha trascinato i suoi fuori dalle posizioni basse della classifica fino a raggiungere l'ottavo posto.

La partita tra Roma e Athletic Club è sicuramente una sfida con molto fascino. Due squadre che, nel corso della loro storia, hanno avuto tra le loro fila calciatori che nel corso della loro carriera hanno dato anima e cuore diventando delle vere e proprie bandiere per i rispettivi club. Uno di questi è ancora in attività: si tratta di Aritz Aduriz, nato nel 1981 a San Sebastián nei Paesi Baschi, che in 388 presenze complessive con la maglia dell'Athletic ha messo a segno 171 gol, oltre a raggiungere il record di reti (34) nelle competizioni UEFA.

La carriera

Attaccante dotato di un fisico imponente che gli permette di sfruttare il colpo di testa, Aduriz inizia la sua carriera nell'Aurrera' Vitoria, per poi arrivare dopo una trafila nel settore giovanile nell'Athletic BIlbao. Dopo le esperienze con Burgos e Real Valladolid, nel 2006 torna ad indossare la maglia dei biancorossi, mettendo a segno in due anni la bellezza di 22 gol. Le convincenti prestazioni con  Maiorca e Valencia, convincono il Bilbao nel 2012 a riprendere il giocatore.

Da qui inizia una nuova fase della carriera per Aduriz, che con i biancorossi si toglierà tante soddisfazioni: la doppietta contro il Napoli nel 2014, che permette alla squadra di qualificarsi per la fase a gironi della Champions League dopo 16 anni di digiuno, la conquista del Trofeo Zarra al termine della stagione 2014-2015, grazie ai 18 gol messi a segno in Liga, senza dimenticare la tripletta contro il Barcellona nella gara d'andata della Supercoppa di Spagna del 2015 che risulterà decisiva per la conquista della coppa. Erano dieci anni che qualcuno non metteva a segno tre gol contro i blaugrana e, soprattutto, era dal 1985 che l'Athletic BIlbao non portava a casa un trofeo.

I numeri raggiunti da Aduriz, convincono il CT Del Bosque nel 2016 a convocarlo in Nazionale alla tenera età di 35 anni, a distanza di cinque anni e mezzo dal suo esordio avvenuto contro la Lituania. Con le Furie Rosse, lo spagnolo giocherà le tre partire dell'Europe 2016, senza tuttavia trovare la via della rete. 

Terminata l'esperienza con la Spagna, nel novembre del 2016 Aduriz riesce a eguagliare l'ennesimo record della sua carriera, mettendo a segno cinque gol, di cui tre su rigore, nella partita di Europa League contro il Genk. L'ultimo a segnare lo stesso numero di reti era stato proprio l'italiano Fabrizio Ravanelli nel 1994, che con una cinquina stese il CSKA Sofia.

Nella scorsa stagione, Aduriz non ha trovato molto spazio anche a causa dell'infortunio subito a gennaio contro il Siviglia, ma nello scorso maggio ha rinnovato per un altro anno e sarà pronto a giocare la sua dodicesima nello storico club basco.

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