Primavera, Seck: "Entrare all'Olimpico ti fa tremare le gambe"
Il calciatore giallorosso è stato intervistato ai microfoni ufficiali del club e ha parlato della sua attuale esperienza nella Capitale e delle sue origini

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Il calciatore della Roma Primavera Mohamed Seck ha rilasciato un'intervista ai microfoni ufficiali del club, nella quale ha parlato della sua attuale esperienza nella Capitale e delle sue origini.
Di seguito alcune delle dichiarazioni del calciatore:
Sulle origini.
"Mi hanno chiamato Momo fin dall’inizio della mia carriera, perché Mohamed per il mister era troppo lungo. Sono nato e cresciuto qua, ho madre e padre senegalesi. Mi sento metà e metà, ma se devo scegliere mi sento più senegalese, anche per i miei genitori. Ma non riesco ad andare spesso in Senegal come anni fa, quando ero più libero".
Tu come hai iniziato a giocare a calcio? E come sei arrivato alla Roma?
"Io ho iniziato al Mortara calcio, all'età di sei anni. Dopo due anni mi sono trasferito al Milan, ho fatto due anni poi sono andato alla Pro Vercelli, da lì sono andato a Roma. Dopo una partita a inizio dicembre è arrivata la chiamata del mio agente dicendomi che la Roma era interessata a me. Io non ci credevo, i miei genitori non ci credevano. Appena è arrivata questa proposta non esitai a dire di sì. Io volevo la Roma, volevo cambiare, anche se ho fatto magari un passo indietro".
Qual è la cosa che ti ha convinto di più della Roma?
"No, sicuramente Roma in sé. Comunque la Roma ha un settore giovanile che è forse tra i migliori d'Italia, se non il migliore. Sapevo che venendo alla Roma sarei cresciuto, sia fisicamente che mentalmente, per diventare veramente un giocatore. Questo secondo me è uno dei fattori che mi hanno portato qui."
Che tipo di difensore sei?
"Cattivo. In campo sicuramente cattivo e non ho paura di fare il difensore. Gioco col cervello, l'intelligenza e non gioco stupidamente. Mi piace avere tanto palla tra i piedi, impostare, dettare il ritmo del gioco, mi piace molto."
Sulle emozioni dell'Olimpico.
"Ti tremano le gambe".
Come te la spieghi tutta questa passione che c'è da parte di questa gente?
"Non so spiegartela, non riesco veramente a capire, però è una cosa davvero bella, una cosa inspiegabile".
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