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Champions League

Femminile, duro risveglio

La Roma perde 3-1 col Psg e ora è ultima nel girone C. Pesano il poco cinismo e alcune distrazioni. Per i quarti è tutto aperto

Linari in campo contro il Psg

Linari in campo contro il Psg (GETTY IMAGES)

21 Dicembre 2023 - 07:45

Il peggior modo possibile per chiudere un anno straordinario. Il 2023 romanista finisce con una sconfitta casalinga nella quarta giornata di Champions contro il Psg, la seconda consecutiva proprio con le francesi in una gara che ora lascia le giallorosse all’ultimo posto nel girone C, anche alla luce del sorprendente successo dell’Ajax sul Bayern Monaco. La squadra di Spugna è caduta per 3-1, dando la sensazione di non aver imparato la lezione di una settimana fa a Parigi, oltre ad aver accusato la stanchezza pre-natalizia. Al Parco dei Principi erano state determinanti due distrazioni per compromettere un’ottima prestazione e si può dire lo stesso anche  della gara di ieri, aggiungendo anche l’assenza di Haavi, qualche prestazione individuale non molto convincente e l’atavico problema dei gol sbagliati.

Schierata a tre dall’inizio e ben più determinata dei primi 45’ in Francia, ieri la squadra campione d’Italia è riuscita a evitare di farsi schiacciare, creando anche delle chances per passare in vantaggio con Viens e Giugliano, mai sfruttate fino in fondo. Il Psg era più attento a non concedere spazi e si concentrava sulle rapidissime ripartenze che lo caratterizzano oltre ad aspettare un’indecisione giallorossa. Indecisione che è arrivata al 26’ in fase di impostazione tra le due centrali, allora Geyoro ha recuperato palla e lanciato Chawinga che a tu per tu con Ceasar non ha sbagliato.  Parigi aveva insegnato che non si può concedere nulla a una squadra del genere, ma chiaramente passare dalle parole alla pratica quando le avversarie hanno tanta qualità e un ritmo forsennato è decisamente proibitivo. Alla Roma però è mancato anche il cinismo sottoporta e quello sì, è un problema da risolvere: non è ancora al 100% Viens e ieri si è visto a partire dal 35’, quando non ha finalizzato al meglio un’ottima manovra sulla sinistra tra Serturini e Greggi con la collaborazione fondamentale di Giacinti (ancora una volta la più agguerrita delle sue). A inizio ripresa le francesi hanno migliorato il giro palla mettendo un po’ in difficoltà la Roma che è riuscita a rialzare il baricentro e al 57’ ha sfiorato il pari con Serturini e al 59’ Giacinti non ha trovato la porta da posizione favorevole a tu per tu col portiere. Poi, di nuovo, le giallorosse hanno commesso un errore in impostazione e  Katoto al 67’ ha siglato il 2-0. Un gol che ha acceso ancora di più il Tre Fontane nel sostenere la squadra di Spugna (che è stato ammonito a 5’ dalla fine e non ci sarà alla prossima col Bayern), calore che è aumentato anche dopo il 3-0 firmato da Albert. Da quel momento la Roma ci ha provato con l’orgoglio e ha anche trovato il gol della bandiera all’88’ con una meravigliosa punizione di Giugliano ma ormai la gara era compromessa. Per la cronaca, va segnalato un arbitraggio nuovamente insufficiente (manca un secondo giallo a Karchouni al 60’).

Obbligatorio crederci
È finita 1-3, con i romanisti che hanno comunque abbracciato la squadra nel finale, con la piena consapevolezza che i destini del girone sono tutti da definire. Ora per la squadra di Spugna c’è la sosta natalizia, fondamentale per recuperare le energie e per lavorare sugli errori commessi. Concretizzare molto di più è tassativo per non uscire da gare come questa con la percezione di aver sprecato qualcosa. Se le giocatrici di maggiore spicco mancano o non riescono a dare il meglio di loro stesse (discorso che vale per Giugliano, Kumagai e Viens parlando di ieri) è difficile ipotizzare di ostacolare le squadre top d’Europa, d’altro canto però, è evidente che le carte per giocare a un tavolo così ci sono tutte. Il 2024 sarà il momento di continuare la crescita, rimanendo padrone del proprio destino.

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