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Roma Femminile, Bavagnoli: "Le donne che praticano questo sport vanno tutelate"

L'allenatrice giallorossa: "La situazione cambierà solo quando tutti, nel mondo del calcio , vorranno partecipare alla creazione di una cultura diversa"

Elisabetta Bavagnoli, di LaPresse

Elisabetta Bavagnoli, di LaPresse

La Redazione
09 Marzo 2019 - 15:52

Finita la sosta per la Cyprus Cup, la Roma Femminile è pronta per tornare al lavoro. In vista dei prossimi impegni della squadra, ha parlato al Magazine Women's Weekly di Roma Tv  l'allenatrice giallorossa Elisabetta Bavagnoli. Queste le sue parole:

L'inizio non è stato facile, come ha cercato di gestire quei momenti?
"L'inizio della stagione non è stato facile, abbiamo subito tre-quattro sconfitte, che ho chiamato sempre batoste. Probabilmente giuste perché non avevamo ancora interiorizzato nel modo migliore i meccanismi che questa squadra deve avere e la situazione ci ha fatto crescere tanto. Ho la fortuna di avere un gruppo incredibile di atlete che si sono messe a completa disposizione. Ci siamo guardate negli occhi abbiamo continuato a tirarci su le maniche a lavorare, ad allenarci e siamo migliorate sempre di più. I risultati successivamente si sono visti".

 Il nuovo anno è iniziato in modo positivo, è una Roma più consapevole?
"Il 2019 è iniziato in modo positivo e ha dato anche seguito a un finale di anno buono. E' importante proseguire così come stiamo facendo attraverso una consapevolezza maggiore da parte di tutto il gruppo, squadra e staff".

E' un gruppo diviso tra esperte e giovani talenti, l'ha stupita la crescita delle ragazze più piccole?
"Non sono stupita della crescita incredibile delle ragazze, soprattutto di quelle più giovani, perché sapevamo di avere ragazze con un talento eccezionale. La cosa che mi ha stupita maggiormente è stata la loro capacità e consapevolezza di aver acquisito una forza e una determinazione in ogni partita, in ogni allenamento. Ci mettono l'anima e, oggi, sono consapevoli di poter cambiare i momenti all'interno di una partita. Questa è una cosa molto importante".

Cosa ha portato invece in questo gruppo il capitano Elisa Bartoli?
"Elisa ha portato qualcosa di speciale a questa squadra. Lei è un leader dentro al campo, è una giocatrice che sa sempre quello che vuole, lotta fino alla fine su ogni pallone, ha un'esperienza incredibile; è una forza sia dal punto di vista fisico che tecnico. E' una giocatrice che sta insegnando molto anche alle ragazze più giovani, sta dando tantissimo alle compagne. Io, ma soprattutto la Roma, non poteva sperare di avere un capitano migliore".

La vostra crescita non è passata inosservata anche ai tifosi che al Tre Fontane sono sempre più presenti. Quanta spinta vi ha dato e vi sta dando il pubblico? 
"La spinta del pubblico in questa grande avventura della squadra femminile è incredibilmente speciale. Sono orgogliosa di essere l'allenatrice di questa squadra non solo perché sono a capo di un gruppo così ma anche perché abbiamo alle nostre spalle tifosi passionali. I tifosi romanisti che vengono allo stadio sono incredibili. Non sono romana, ma mi sono trovata a vivere delle emozioni speciali. I tifosi sono vicinissimi alle nostre ragazze quando andiamo bene e non solo. La squadra e il calcio femminile hanno bisogno di questo, perché è un calcio genuino e il calore dei tifosi sta dando forza alle ragazze".

 Dopo 20 giorni di pausa per la Cyprus Cup, la stagione riparte con un ciclo di partite impegnative che inizierà dalla Fiorentina in Coppa Italia e vi porterà a Verona per affrontare il Chievo. Sarà difficile riprendere il cammino interrotto?
"Dopo la pausa solitamente c'è sempre un po' di difficoltà nel riprendere, ma questa sosta ci ha dato la possibilità di recuperare alcune giocatrici e di recuperare energie psico-fisiche. Indubbiamente sarà un ritorno in campo difficile perché la prima gara che abbiamo sarà la semifinale di andata di Coppa Italia con la Fiorentina, una squadra fortissima. Noi ci proveremo e ci stiamo preparando bene. Ci proveremo fino alla fine anche in campionato, abbiamo gare difficili e anche le avversarie sono cresciute, ma anche la Roma sta crescendo e vogliamo dimostrare dove possiamo arrivare".

Guardando ai campionati passati, questo è certamente più competitivo, è difficile dire oggi chi riuscirà a cucirsi lo scudetto sul petto...
"Rispetto alle stagioni passate questo è un campionato veramente competitivo, lo dimostra il fatto che ci sono tre squadra in testa nel giro di pochissimi punti e poi c'è un bellissimo quarto posto occupato da noi, che ovviamente nel futuro vogliamo migliorare".

Il 2018 ha segnato un cambio di marcia per il calcio femminile, secondo lei quali sono le sfide all'orizzonte?
"Penso che saranno diverse. sicuramente da parte nostra - delle giocatrici, delle ex giocatrici e degli addetti ai lavori - c'è la volontà che il calcio femminile possa fare un passo definitivo verso il professionismo, sarebbe una conquista incredibile. Dietro al concetto di professionismo ci sono tante cose fondamentali: uno status, le tutele nei confronti delle donne che praticano uno sport professionistico e che per questo motivo devono avere dei diritti che invece fino ad ora sono stati negati. La situazione cambierà solo quando tutti, nel mondo del calcio e dello sport in generale, vorranno partecipare alla creazione di una cultura diversa".

Quali sono le aspettative per questo finale di stagione?
"Vogliamo tenerci stretto questo quarto posto perché in ogni caso sarà un grande risultato. Ma parallelamente cercheremo anche di migliorarlo, nel calcio non si sa mai. Davanti abbiamo le tre squadre più forti - Juventus, Fiorentina e Milan - che difficilmente perderanno punti, però bisogna sempre crederci. E poi naturalmente vogliamo arrivare in finale di Coppa Italia, ce la metteremo tutta".

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