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La conferenza

Fonseca: "Non voglio alibi, siamo pronti. Out Smalling e Veretout"

Le parole del portoghese alla vigilia della sfida al Napoli: "Il passaggio del turno in Europa League deve motivarci. Domani sarà una gara complicata"

Paulo Fonseca in conferenza stampa, di LaPresse

Paulo Fonseca in conferenza stampa, di LaPresse

La Redazione
20 Marzo 2021 - 13:33

Alla vigilia del big match contro il Napoli, gara in programma domani sera alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico, il tecnico della Roma Paulo Fonseca parla in conferenza stampa dal centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria. Di seguito, le dichiarazioni dell'allenatore portoghese. 

La Roma è arrivata soltanto ieri pomeriggio a Trigoria dopo la trasferta di Kiev, mentre il Napoli ha avuto la possibilità di gestire la settimana. Quanto può incidere questo differente percorso?
"Siamo pronti per la partita, abbiamo gestito alcuni giocatori e siamo pronti per affrontare questa gara difficile. Non voglio alibi. La squadra deve essere motivata. Mi aspetto una buona prestazione da parte dei miei giocatori".

Questa motivazione può arrivare anche dall'essere l'unica squadra italiana rimasta in Europa?
"Sì, la squadra sta bene dopo questo passaggio del turno, ma adesso non dobbiamo pensare più all'Europa League. Dobbiamo concentrarci soltanto sul Napoli e sulla partita contro il Napoli, che è molto importante per noi. Quello che abbiamo fatto in Europa è un motivo d'orgoglio per noi. Ora dobbiamo ritornare al campionato". 

La Roma è una squadra con una vocazione più europea rispetto alle altre italiane, che sembrano più abituate alle grandi sfide della Serie A?
"Per me è una coincidenza. Come ho detto altre volte, l'Inter nella scorsa stagione è arrivata in finale in Europa League". 

Come stanno Smalling e Veretout? Da cosa dipende lo stop di Smalling, dovrà operarsi?
"No, non si dovrà operare. Entrambi non saranno della partita domani, ma stanno recuperando bene e penso che a breve torneranno a lavorare con la squadra. Stiamo gestendo giorno per giorno la situazione di Smalling, ma sta molto bene". 

A Kiev la spina dorsale della squadra è stata formata da Cristante, regista difensivo, e Mayoral, terminale offensivo. Si può cambiare completamente dopo due giorni oppure saranno confermati?
"Questa è una domanda per sapere chi gioca domani (ride, ndr). Dovete aspettare domani per saperlo". 

Mancano due mesi alla fine della stagione e la società non ha ancora deciso se sarà lei l'allenatore della prossima stagione. Le inizia a pesare quest'incertezza?
"No. Come sempre sono soltanto focalizzato sul presente e il presente ora è la partita di domani". 

La Roma sarà più stanca fisicamente o carica psicologicamente per il passaggio del turno?
"La vittoria contro lo Shakhtar, un avversario difficile da affrontare e che abbiamo battuto per due volte, deve motivare la squadra. Siamo pronti per andare avanti e giocare domani una partita difficile". 

Quanto pesa arrivare a questo punto cruciale della stagione senza Veretout, Mkhitaryan e Smalling?
"Come sempre, io non devo pensare ai giocatori che non ho a disposizione. Ovviamente sono giocatori molto importanti per la squadra, ma non saranno pronti e devo pensare a quelli che ho a disposizione. Poi pensiamo a recuperare velocemente questi tre giocatori, penso che dopo la sosta potranno tornare a disposizione, ma adesso non possiamo pensare a loro". 

Affrontate una squadra brava a ripartire. Sta pensando di riproporre il doppio mediano?
"Abbiamo una strategia per ogni partita, ma mai cambieremo la nostra identità. Vogliamo essere una squadra propositiva, offensiva. Non cambieremo la nostra identità". 

Che Napoli si aspetta domani?
"Non mi piace parlare dell'andamento delle altre squadre, so che sono una squadra che ha battuto il Milan, per me sono una delle più forti in Italia. È una squadra che vuole avere il possesso, l'iniziativa e che difende molto bene".

Lo spirito di sacrificio dimostrato da Cristante è un simbolo di quello che si aspetta dalla squadra?
"Sta giocando come difensore centrale e lo sta facendo molto bene, si è sacrificato come altri calciatori. Questo è lo spirito giusto, gioca dove abbiamo bisogno, è lo spirito che vogliamo per questa squadra".

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