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Fonseca: "Florenzi non è un problema ma un'opzione. Cengiz è pronto"

L'allenatore giallorosso in sala stampa alla vigilia di Udinese-Roma: "Non cambierò molto, la squadra ha fatto bene contro il Borussia e contro il Milan"

, di LaPresse

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La Redazione
29 Ottobre 2019 - 12:37

Alla vigilia della sfida che vedrà la Roma impegnata in trasferta a Udine, l'allenatore giallorosso Paulo Fonseca ha incontrato i giornalisti nella sala stampa di Trigoria per rispondere alle loro domande. Ecco le sue parole

Under è pronto per domani?
"Si è pronto, si è allenato con la squadra gli ultimi giorni ed è pronto"

Che avversario pensate di incontrare domani?
"Sarà una partita diversa da quella che hanno giocato contro l'Atalanta, l'Udinese è una squadra forte, fisicamente prestante, difende compatta e in contropiede fortissima con i suoi giocatori veloci. Sarà difficile"

Come nasce l'intuizione Mancini?
"Ho pensato che in questa situazione di emergenza dovevamo avere un giocatore aggressivo nella posizione di mediano ma anche un giocatore col passo forte. Mancini è forte nella costruzione, era la miglior soluzione in questo momento".

Florenzi è un calciatore completo, ma non è nel suo momento migliore. Che cosa gli sta mancando per tornare ai massimi livelli?
"Florenzi è il nostro capitano, è un bravissimo giocatore e si allena sempre forte. Nelle ultime due partite io ho pensato ad altre soluzioni per la squadra. Non ha giocato, ma giocherà in futuro sicuramente, non è un problema, solamente un'opzione".

In difesa ha tante scelte. Kolarov può riposare?
"No" (ride, ndr).

Quali sono le condizioni di Mkhitaryan?
"Sta crescendo, migliorando. E' un processo lento e ci vogliono un po' di giorni. Penso che non sia così lontano il suo rientro".

Che cosa aggiunge il rientro di Under? Che soluzioni in più porta?
"Cengiz è pronto, ma non per giocare dall'inizio. La sua condizione fisica non è al meglio. Lui può giocare in diverse posizioni, largo o stretto. E' veloce, che ha profondità e può essere importante in molti momenti della partita. Come è normale non è pronto per giocare 90 minuti".

Pastore viene da una serie di partite consecutive e Perotti ha giocato molto. Possono riposare?
"No, qui nessuno può riposare (ride, ndr). Non sto pensando a cambiare, la squadra ha fatto una buona partita sia contro il Borussia che contro il Milan. Non credo che cambierò molto".

La Roma ha fatto due gol su calcio d'angolo ed è pericolosa su punizione. E' uno schema che state provando o è una casualità?
"Non è una casualità. Abbiamo giocatori forti di testa in questo momento, come Mancini, Smalling, Fazio e Dzeko. E' un momento della partita che dobbiamo valorizzare, penso che dovremo continuare a farlo. Abbiamo giocatori fortissimi su palla ferma".

Ha dovuto lavorare sulla testa dei giocatori?
"Noi dobbiamo essere una squadra ambiziosa, e non ho visto ambizione contro la Sampdoria. Ne ho parlato con il gruppo, è importante cambiare la mentalità e giocare sempre per vincere. Chi gioca in questo club non deve pensarla diversamente. Adesso è importante che loro capiscano che è necessario lottare, correre ed avere l'ambizione di vincere sempre. E' la cosa più importante per me".

Qual è il pericolo più grande in questo momento al di là degli infortuni?
"Non solamente in questo momento, ma sempre. Bisogna pensare che è importante vincere sempre. Il passato è passato e dobbiamo pensare alla prossima partita con l'Udinese. E' vero che io sento la squadra che gioca insieme, ma non abbiamo vinto niente. E' pericoloso pensare che vincere contro il Milan è normale, dobbiamo pensare con ambizione, non come se avessimo fatto già tutto, perché non è vero".

Affronterà per la prima volta un tecnico straniero. E' questa la Serie A che si aspettava?
"Il campionato italiano è tanto difficile. Tutte le squadre hanno qualità, possiamo vedere che le ultime possono vincere con le prime, è sempre molto difficile vincere le partite in Italia. E' vero che abbiamo una squadra più forte di altre ma rimane sempre difficile vincere, dobbiamo giocare sempre al limite. Ogni partita è una storia a sè, dobbiamo lavorare molto sulla strategia, perché giochiamo sempre contro moduli e sistemi diversi".

Affrontate una squadra che viene dal 7-1, ha paura che si possa verificare un fattore Samp-Roma, cioè giocare contro una squadra chiusa?
"Mi aspetto una squadra compatta, corta, aggressiva. E' difficile giocare quando non c'è spazio, penso che la partita con l'Udinese sarà difficile. Possiamo solo lottare e correre, poi tutta la questione tattica che abbiamo studiato per essere efficaci".

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