Gasperini: "Difficile vedere Bailey titolare, ma può giocare. Out solo Angeliño"
Il tecnico giallorosso ha parlato alla vigilia del match contro il Viktoria Plzen, in programma domani alle 21

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L'allenatore della Roma Gian Piero Gasperini è pronto a rispondere alle domande dei giornalisti in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Viktoria Plzen, prevista domani alle 21 allo stadio Olimpico.
Queste le sue dichiarazioni:
Chi è indisponibile domani? Quando tornerà Angelino?
"Su Angeliñoc'è un comunicato medico, ci sono degli accertamenti che stanno facendo i medici e non posso mettere bocca io, dovete fare affidamento su quanto dicono loro. Noi speriamo di averlo al più presto. Per il resto, incrocio le dita, ma siamo tutti disponibili".
Come ha visto Bailey contro l'Inter? Domani può essere titolare?
"Titolari per me sono tutti quelli che giocano, quelli che iniziano e quelli che entrano. Quindi sì. Nello specifico è difficile che possa giocare dall'inizio perché è tanto tempo che è fuori. In questo momento l'importante è che sia guarito, andrà recuperato e ci vorrà qualche settimana perché possa arrivare alla migliore condizione, però intanto degli spezzoni sicuramente è in grado di giocarli".
Considerando che in Europa League sono arrivate una vittoria e una sconfitta, quanto è importante domani?
"Quella di domani è una partita importante, perché chiaramente abbiamo bisogno di vincere per andare avanti in classifica. Sicuramente questo è un girone non dei più facili per quella che è la storia della competizione, noi dobbiamo cercare partita per partita i punti per avanzare in classifica, perché come ho visto l'anno scorso con questa novità è una classifica molto corta, in cui tra i primi otto posti e gli ultimi ci sono pochi punti di differenza, quindi ogni partita è importante per noi, questa anche per rialzarci dopo l'Inter".
Riguardo le difficoltà offensive, come si allena questa cosa qui? Cosa si può fare per migliorare?
"Io credo che la partita contro l'Inter ci ha dato una fiducia diversa, perché contro una squadra forte difensivamente come l'Inter abbiamo creato tanto, è un buon segnale. Per quanto riguarda il migliorare i tiri, abbiamo gente come Dybala, Bailey, ma anche Dovbyk e Soulé. Di testa abbiamo avuto grandi occasioni con Hermoso, Cristante, anche con Celik, e con altri riusciamo ad arrivare al tiro. Ci sono anche gli episodi, perché abbiamo perso le ultime due in casa ma l'episodio dei rigori, quello del gol a porta vuota, sono anche momenti. Se cominci però a produrre tante occasioni da gol mi sembra sia un bel segnale".
Parlando degli attaccanti, sembra ci siano tentativi per il centravanti: quando è che il campo deciderà una gerarchia, o può esserci un girare degli attaccanti?
"Il girare degli attaccanti è ormai necessario in tutte le squadre, basti vedere l'Inter con Esposito sabato. Con le cinque sostituzioni almeno due sono per gli attaccanti, è il calcio post Covid, per questo non si può parlare di titolari e riserve, i titolari sono quelli che vanno in campo. Giocando ogni tre giorni, c'è la possibilità anche nella stessa gara di usare più giocatori, e lo fanno tutte le squadre: basti vedere anche il mercato dei club o i tabellini della partite".
Lei ha parlato di uscire dalla comfort zone. Ha fiducia di tornare in quella comfort zone con questi giocatori?
"Ci sto già tornando, non mi sembra di essere tanto diverso. Ho sempre dei principi che restano gli stessi, bisogna rispettare le caratteristiche dei giocatori ma non trovo molte differenze nel mio modo di allenare. Sono anche molto soddisfatto delle partite come l'altra sera, e infatti ho detto che a volte sono più utili le sconfitte di altre vittorie. Poi sappiamo benissimo che dobbiamo essere più concreti, perché se la partita giocata allo stesso modo avesse avuto un risultato diverso, avrebbe dato altre indicazioni magari".
Bailey è solo un esterno o può fare il centravanti?
"No. Per emergenza si può fare tutto, ma non credo abbia le caratteristiche. Poi in certi momenti si vede di tutto, credo che lui per abitudine in Inghilterra giocava molto sull'esterno, prevalentemente a destra. La mia intenzione è di portarlo più centrale, verso la porta, come successo con Soulé e altri. Ma non è abituato, dovremo scoprirci insieme e valutare le sue caratteristiche".
Con Dybala centravanti sembrava di vedere una partita con una punta classica, ma con Dybala in mezzo. Si aspettava qualcosa di diverso da lui e dalla squadra?
"La partita è stata condizionata dal gol preso presto. L'intenzione era di giocare con un tridente leggero, capace di non dare riferimenti, come successo a Firenze, e sono anche soddisfatto di quel che abbiamo cercato di fare. In quel momento è chiaro che il gol preso ci ha creato problemi. Nel secondo tempo la partita è stata diversa, un po' per merito nostro, un po' perché l'Inter si è abbassata, e per questo dico che le partite hanno dentro due tre partite diverse. Era difficile per esempio giocare dall'inizio con lo schieramento di fine partita: le partite hanno le loro evoluzioni, e quanto è successo è anche dipeso dal primo tempo. Dybala sta bene, sta trovando la condizione e può giocare in tutti i ruoli, l'importante è che stia bene".
Affrontare una squadra con un allenatore arrivato da poco è sempre un'incognita. Molti hanno preso la sconfitta contro l'Inter come un passo indietro, soprattutto in relazione ai giocatori che hanno giocato fuori ruolo, anche se già all'Atalanta lei lo ha fatto spesso. Nell'analisi fatta da lei, c'è qualcosa che si è rimproverato o pensa sia stato fatto tutto bene e il risultato è figlio di episodi?
"C'è sempre qualcosa che vai a rivedere, sul gol preso non siamo stati molto chiari, ma credo che la Roma complessivamente ha fatto una buona gara, Celik e Wesley hanno fatto un'ottima partita contro due avversari forti. Credo che globalmente la Roma ha fatto passi avanti, poi è stato detto che il risultato è eccessivo: noi contro il Verona per esempio abbiamo riconosciuto di essere stati fortunati in alcune situazioni, però poi non va detto il contrario con l'Inter, sennò si è troppo negativi. Credo che la gara con l'Inter ci ha dato buone indicazioni, poi domani è un'altra occasione per fare passi avanti. Attenti perché giochiamo contro squadre che la gente conosce poco, ma il calcio italiano ha grandi difficoltà e forse troppa presunzione contro queste squadre. Perché li conosciamo poco, ma noi che li guardiamo un po' di più sappiamo che bisogna stare attenti, perché è gente che viaggia e forte tecnicamente. Anzi, può essere l'occasione per vedere giocatori di cui si parla magari poco e che possono essere utili. Ogni partita va presa con le pinze, quella di domani è la classica gara in cui apparentemente hai tanto da perdere e poco da guadagnare, io credo sarà utile invece per continuare a mettere minuti di gioco".
Domani Ziolkowski può giocare titolare? L'ha stupita il suo ingresso contro l'Inter?
"No, non mi ha stupito perché ho visto che è un ragazzo di ottima prospettiva che già gioca in nazionale e ha evidenziato in allenamento ottime caratteristiche. Bisogna vedere un attimo, perché lui ha un'abitudine che deve togliere: entrare in scivolata. Lo deve togliere perché nel campionato italiano può essere pericoloso. Questo è l'unico difetto che cercheremo di eliminare perché per il resto sono convinto che farà un'ottima strada. Per domani non ho ancora deciso, gli unici che terrò in disparte sono Cristante e Ndicka".
Dopo la buona prestazione di sabato, quali sono per lei i punti da migliorare e che tipo di approccio si aspetta domani dalla sua squadra?
"Dobbiamo andare avanti così, affrontare questa partita con la voglia di vincere ma con la consapevolezza che le partite sono molto difficili, in campionato e in Europa. Dobbiamo avere un buon approccio, sapere che è importante per la classifica e giocare con l'attenzione messa fino ad ora, cercando di migliorare la qualità negli ultimi 20 metri".
Lei conosce bene l'arbitro, dopo Brugge-Atalanta. Che ne pensa?
"Giuro che non lo sapevo! Pensa quanta attenzione metto su queste cose. A Brugge quell'episodio ci ha buttato fuori, vabbè. Non lo sapevo, ma per quanto questi episodi facciano arrabbiare sono abituato a cancellare tutto dalla mia mente poco dopo la fine della partita".
Contro l'Inter è arrivata la seconda sconfitta al rientro dalla sosta. Ci sono analogie?
"No. Contro il Torino abbiamo giocato alle 12.30 con tanto caldo. Anche quella non è stata una partita troppo fortunata per noi, però devo dire che non siamo riusciti a non fare troppo per non perderla".
"Posso farvi io una domanda? Celik ha giocato bene da esterno? Ha giocato bene da centrale? E allora cosa importa di dove ha giocato?".
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