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Calciomercato Roma: dopo il bond la priorità sono le cessioni

Conclusa l’operazione finanziaria già annunciata. Adesso le uscite. Intanto la moglie di Icardi è in lizza per un programma televisivo che si girerà nella Capitale

Gregoire Defrel in allenamento, di LaPresse

Gregoire Defrel in allenamento, di LaPresse

02 Agosto 2019 - 09:28

La Roma lavora sul mercato in entrata su più tavoli: l'attaccante e il difensore, con quest'ordine o con quello che ha chiarito Fonseca dopo l'amichevole di Perugia, cioè il difensore, prima, e l'attaccante, poi. Perché Dzeko dà anima e corpo per la Roma, in questo momento (e la moglie continua a pubblicare foto dei figli con il papà e con la maglia del papà, quella della Roma). Prima, però, sarà necessario vendere qualcuno degli esuberi. Si lavora assiduamente, tra gli uffici dell'Eur e Trigoria, con i cellulari che vibrano e trillano, tra chiamate e messaggi. Sul mercato dei calciatori e su quello finanziario, perché il club giallorosso ha appena chiuso un bond di 5 anni con scadenza nel 2024 per un massimo di 275 milioni di euro (di tipo "senior secured" assistito da garanzie e con priorità nel rimborso, emesso da un veicolo controllato dal club al 99,98%, con la Asr Media and Sponsorship, costituita nel 2014, con Ubi Banca che avrà un ruolo tecnico di gestione delle garanzie), quello annunciato qualche giorno fa e che la società sta collocando presso "investitori istituzionali qualificati". Il bond avrà un tasso di interesse annuale pari al 5,125%, pagabile in via posticipata ogni sei mesi. «I proventi netti derivanti dall'emissione delle Obbligazioni, a seguito del pagamento delle commissioni e spese derivanti dall'operazione - si legge nel comunicato della Roma - verranno utilizzati, inter alia, per rifinanziare il debito esistente in capo a MediaCo, anche ottimizzandone la struttura e la scadenza, e dotare la Società di risorse finanziarie per la propria attività. La chiusura dell'offerta è prevista l'8 agosto 2019 (previa soddisfazione delle consuete condizioni in merito alla conclusione dell'operazione)». Un'operazione importante, dunque, per il futuro della Roma. Non meno della costruzione della squadra, che anche da lì passa.

I movimenti di Wanda

Sempre a proposito di mogli di calciatori e di social, tiene sempre banco la vicenda Icardi a Milano. Con protagonista, osservata speciale, la signora Nara. Un amo di nome Wanda, viene da dire. Che basti a far abboccare Icardi alla canna da pesca romanista è ancora tutto da verificare, ma le chiusure assolute di inizio mercato sono ora diventate quantomeno timide aperture. La moglie-agente del centravanti argentino ieri ha twittato «Soy muy feliz», che anche per chi non mastica di spagnolo non necessita di traduzioni. L'interpretazione del tweet è invece libera: la signora Nara è in lizza per irrompere nei palinsesti televisivi della prossima stagione con maggiore presenzialismo rispetto all'ultima, quando pure è stata protagonista di un programma settimanale (girato a Milano) dedicato al nostro campionato. Tutti gli indizi portano a un impegno sul piccolo schermo da svolgere nella Capitale con una certa frequenza. E chissà che quella sortita social di ieri direttamente da Ibiza non sia in qualche modo legata alla sua carriera televisiva. Se le vicende professionali portassero Wanda più o meno stabilmente a Roma, potrebbero fungere da sprone anche per le scelte calcistiche di Maurito, che da buon marito è sempre sensibile alle esigenze familiari.
Le ripercussioni sulle dinamiche di mercato sono facilmente individuabili. Gli aspetti prettamente calcistici dell'intrigo che riguarda Icardi sono ormai noti: l'attaccante è stato messo ai margini della rosa interista fin dall'arrivo di Conte (gli è stato ribadito ancora una volta ieri), che ha chiesto insistentemente Dzeko al proprio club. Dal canto suo, la Roma è ferma sulla richiesta iniziale per il bosniaco: venti milioni. O niente.

E allora l'impasse può cadere proprio con l'inserimento dell'argentino, che l'Inter avrebbe dirottato volentieri all'ombra del Colosseo già all'inizio della sessione di mercato, se non si fosse scontrata con la volontà del giocatore. Icardi era convinto di poter rientrare nei piani di una squadra iscritta alla prossima Champions, la Juventus tanto per fare nomi. Ma i bianconeri si sono sempre mostrati tiepidi: quel Lukaku tanto desiderato a Milano sembra sempre più vicino al club di Andrea Agnelli, pronto a dirottare Dybala a Manchester pur di arrivare all'attaccante belga. E sto.

Una trattativa che se da un lato fa sfumare il piano "A" di Marotta, costringendolo a soluzioni alternative per accontentare il proprio allenatore almeno su Dzeko; dall'altro sbarra la meta torinese a Icardi. Sarà un caso, ma da qualche giorno l'entourage dell'argentino è segnalato aperto anche ad altre possibilità, compresa la Roma. Che non significa che l'operazione sia in discesa (le cifre che circolano per ora sono ai confini della realtà), ma che la destinazione rientra fra quelle possibili. Anche se in tempi non brevissimi.
L'affare in fase di definizione che ha subito una frenata (lieve o pesante si vedrà) è invece l'uscita di un altro attaccante. Gregoire Defrel non è stato convocato per l'amichevole di Perugia, perché anche ufficialmente «al centro di trattative di mercato». Quella che dovrebbe portare il francese al Cagliari e che frutterebbe quindici milioni a bilancio: tre per il prestito oneroso, dodici con il riscatto obbligatorio. Convinto il calciatore, l'ultimo scoglio è sulle modalità di pagamento. Decisive le prossime ore.

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