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Angeliño avvicina l'obiettivo: Massara tratta la cessione

Sfumato l’Al-Hilal, che prende Theo Hernandez, il nuovo direttore sportivo prova a cedere l’esterno: opzioni Arabia o Premier

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
25 Giugno 2025 - 06:00

Se telefonando io potessi dirti addio. Sono intensi i primi giorni da direttore sportivo della Roma per Frederic Massara. Tornato a Trigoria per la terza volta, il dirigente torinese si è trovato a dover raccogliere in corsa l’eredità di Florent Ghisolfi, con un compito ben preciso da raggiungere entro il 30 giugno (lunedì prossimo): portare a casa circa 15 milioni di plusvalenza, per adempiere all’obiettivo intermedio fissato dalla Uefa nel gentlement agreement firmato coi Friedkin.

Insomma, una prima sfida impegnativa, per testare subito le capacità di Massara, che non ha perso tempo e trascorre le ore del giorno e della sera al telefono, in attesa dell’accordo (o degli accordi) che lo aiutino ad arrivare a dama. Prima di andare avanti, c’è da riportare comunque la fiducia che filtra da Trigoria. Nessuno, tranne i diretti interessati, è informato sulle conseguenze di un eventuale mancato raggiungimento del target, ma la sensazione è che, ad esempio, la partecipazione alle coppe europee da parte della Roma non sia a rischio. Semmai, come già accaduto in altri anni, i Friedkin dovranno procedere a pagare una multa o Gasperini si troverà costretto a ridurre la sua rosa per la prossima Europa League. Tutte cose che, comunque, Ranieri, Massara e l’intera squadra mercato romanista vogliono provare ad evitare. Ma come?

L’idea del club è di non svendere comunque pezzi pregiati della rosa e, conoscendo tutti l’urgenza della Roma, sarebbe difficile incassare quanto voluto, ad esempio, per Evan Ndicka. Alcuni operatori di mercato sono stati attivati per l’ivoriano, ma al momento nessuno si è fatto avanti per accontentare la richiesta da 40 milioni da parte della Roma. Quindi, nelle ultime ore, ha ripreso quota un’imminente uscita di Angeliño, il giocatore che già Ghisolfi aveva di fatto venduto all’Al-Hilal a inizio giugno per 23 milioni più bonus (cifra che sarebbe bastata alla società per raggiungere l’obiettivo plusvalenze). A far saltare tutto erano state le pressioni dei tifosi arabi, che volevano al posto dello spagnolo Theo Hernandez. L’esterno del Milan, però, aveva rifiutato a più riprese la corta di Inzaghi, convinto di poter andare all’Atletico Madrid. Oggi lo scenario è cambiato e Theo è pronto ad accettare i petroldollari, allontanando definitivamente così Angeliño dall’Al-Hilal, ma non dall’Arabia.

Per il numero 3, infatti, gli interessi sauditi non si sono fermati all’Al-Hilal. Nelle ultime ore, l’Al-Nassr di Pioli e Ronaldo sta sondando il profilo di Angeliño, che piace anche in Premier League al Sunderland dell’ex Ghisolfi (in cerca di un esterno sinistro). Due mercati ricchi, che potrebbero accontentare le esigenze romaniste, ma non c’è ancora un accordo. Angeliño, comunque, rimane in uscita e Massara valuta come sostituti De Cuyper e Gosens (il Sunderland ha sondato anche lui). Tutti discorsi, quelli in entrata, rimandati comunque a luglio. Prima c’è da chiudere la pratica plusvalenze.

Per questo, la Roma lavora su più tavoli, anche perché non ci si può far trovare impreparati qualora la cessione di Angeliño dovesse saltare un’altra volta. Rimane così in uscita Shomurodov, che oltre alle sirene turche e americane piace in Italia alla Cremonese (interessata anche a Darboe), mentre il Besiktas valuta Abraham. Paredes, infine, ha l’accordo col Boca Juniors, che può comprarlo versando la clausola da 3,5 milioni nelle casse romaniste. Alla ricerca della plusvalenza perduta.

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