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Un labiale svelato come investitura, Kolarov spinge Luca Pellegrini

Il serbo è diventato il primo tifoso del giovane terzino giallorosso che domani a Empoli sembra destinato ad esordire in campionato dal primo minuto

Kolarov e Pellegrini, di LaPresse

Kolarov e Pellegrini, di LaPresse

05 Ottobre 2018 - 08:43

Guardate la foto dell'articolo. Chissà se si coglie per intero il luccichìo negli occhi di Luca Pellegrini mentre il suo amico/idolo/maestro Aleksandar gli riconosce il giusto tributo. È il minuto 87 di Roma-Frosinone, la partita che ha restituito la squadra giallorossa ai suoi tifosi, il giovane terzino giallorosso, entrato in campo da cinque minuti, ha appena fornito a Kolarov l'assist per il quarto e ultimo gol e i due si abbracciano felici a festeggiarsi reciprocamente. C'è anche un labiale che non è stato colto interamente dalle telecamere ma che possiamo svelarvi: «Tu devi giocare sempre». Così ha detto Kolarov al suo giovane allievo, al suo buon amico, al suo compagno di squadra. E la cosa suona curiosa perché l'unico ostacolo al fatto che Luca possa giocare "sempre" deriva proprio dal valore del titolare, che poi è proprio Kolarov. E chissà che in cuor suo il serbo non stia pensando a un futuro in un ruolo diverso, magari come difensore centrale o, chissà, come mediano del centrocampo a due, dove Di Francesco lo ha adattato proprio nei minuti finali col Frosinone.

A Empoli molto probabilmente Luca Pellegrini farà il suo esordio in campo dal primo minuto. Di Francesco glielo aveva in qualche modo annunciato nei giorni in cui la Roma proprio non riusciva a ritrovarsi in campo, gli aveva detto che stava seguendo i suoi progressi e che avrebbe dovuto continuare così, che prima o poi il suo momento sarebbe arrivato. E quella che a tutti è potuta sembrare come una bocciatura, e cioè la scelta di Bologna di utilizzare Marcano come terzino sinistro al posto di Kolarov, in realtà è stata una tutela da parte dell'allenatore nei confronti del suo talentuosissimo terzino. E i fatti dicono oggi che è stato giusto così. Forse se Luca avesse giocato in Emilia e se fosse arrivata la sconfitta che poi è maturata con Marcano in campo, probabilmente qualcuno avrebbe ritenuto il ragazzo ancora acerbo per questi palcoscenici. E invece da quel giorno, a conferma che non lo aveva affatto bocciato, Di Francesco ha fatto giocare Luca prima col Frosinone, poi lo ha fatto esordire in Champions League e quasi sicuramente domani lo manderà in campo dal primo minuto. Mettere invece in relazione la visita di Raiola a Trigoria con l'improvviso inserimento del ragazzo in prima squadra è una cattiveria gratuita. Vero è che il procuratore olandese ha chiesto notizie di Luca e dell'altro suo assistito, Justin Kluivert, in vista del mercato di gennaio (sono già diverse le società ad averlo chiamato per chiedere informazioni sui due ragazzi), ma Monchi ha rassicurato il manager che Di Francesco li teneva entrambi in grande considerazione. E si è visto subito

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