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Lo sfogo di Pallotta: "Sono disgustato"

Dall’America dura reazione del Presidente alla crisi della Roma di Eusebio Di Francesco. Mai così in basso dal 2010-2011, record negativo per gli americani

30 Novembre -0001 - 00:00

Disgustato. Anzi, «disgustato», perché così ha risposto Pallotta dall'America ieri a chi gli chiedeva quale fosse il suo stato d'animo dopo l'ennesima figuraccia della Roma. Non si è trincerato dietro nessun silenzio, aveva voglia di far arrivare il suo pensiero Oltre Oceano, l'ha confermato anche al Romanista. È un sentimento diffuso tra i romanisti, il disgusto. Tanto più dev'esserlo per chi mette i soldi e come tanti tifosi aveva riposto in questa squadra, seppur dopo la mini-rivoluzione voluta da Monchi, molta fiducia: «Sulla carta non abbiamo mai avuto una squadra così, siamo migliorati davvero tanto», aveva detto a Dallas in estate durante la tournée negli States il numero uno del club. Facile immaginare allora la delusione. Una situazione che nemmeno il peggior pessimista poteva prevedere.

Cinque punti in cinque partite, come non succedeva dal 2010-2011, l'anno in cui Ranieri rassegnò le dimissioni e lasciò il posto a Montella nell'ultima stagione gestita dalla famiglia Sensi. Cinque punti in cinque partite è il record negativo degli avvii di stagione della proprietà americana e questo fa riflettere sia a Boston che a Trigoria. Ognuno per le proprie competenze, perché Pallotta a domande sull'aspetto tecnico non risponde, ma vuole delle risposte. Perché quello che ha visto in questo inizio di stagione è da «voltastomaco, una schifezza». E benché la situazione sia diversa, di disgusto il presidente parlò nel gennaio 2016 a proposito della Roma di Garcia (anche se per qualcuno questa squadra evoca per "anima" quella del tecnico francese). Troppo brutta per essere vera.

E risposte, pure veloci, le aspettano anche i tifosi della Roma. Che anche ieri hanno risposto presente in maniera massiccia al Dall'Ara e hanno sostenuto la squadra dall'inizio alla fine. E poco conta che la fine non coincida esattamente con il 90' minuto, ma con qualche minuto prima. Perché «andate a lavorare» il settore l'ha cantato solo dopo l'80', quando cioè una squadra già molle e inconsistente per tutto il resto della gara ha mollato del tutto.

Una prima risposta è arrivata da Trigoria, anzi, dall'autostrada probabilmente, nel tragitto da Bologna a Roma, perché l'allenatore e i dirigenti hanno disposto il ritiro della squadra in vista delle prossime partite. La società vuole che i giocatori si prendano le proprie responsabilità, Di Francesco dovrà fare meglio, di sicuro. Le prossime due partite, con le due corregionali, Frosinone e Lazio, diventano adesso delicatissime. Anche per questa ragione è stato disposto il ritiro. Perché ulteriori passi falsi difficilmente saranno digeriti.

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