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il difensore

Ismaily: "La Roma non ci ha permesso di giocare"

Il terzino sinistro dello Shakhtar: "Ci hanno coperto tutti i nostri attacchi, abbiamo avuto difficoltà. Il primo gol è un mio errore, ho letto male l'azione"

La Redazione
12 Marzo 2021 - 09:51

Il difensore dello Shakhtar Donetsk Ismaily ha parlato al canale "Football 1" della sconfitta per 3-0 contro la Roma in Europa League. Queste le due dichiarazioni:

Cos'è successo nel primo tempo?
"È stata una partita molto difficile, gli avversari erano molto forti fisicamente. La Roma ha coperto tutti i nostri attacchi. Abbiamo avuto delle difficoltà sui loro lanci, soprattutto a sinistra. Non siamo riusciti a giocare il pallone in modo organizzato. Solo verso la fine del primo tempo siamo riusciti ad aggiustare alcune cose, poi abbiamo mostrato il nostro calcio tipico".

Sei d'accordo che potevate evitare il primo gol?
"In effetti, il primo gol è un mio errore. Ho letto male la partita, ho sentito un grido: il terzino destro stava chiedendo un passaggio, ho pensato che la palla sarebbe andata a lui e ho interpretato male quella situazione. È stata una questione di scelta e purtroppo ho sbagliato".

Nella situazione del secondo gol sei stato colpito alla gamba. Perché pensi che l'arbitro non abbia fischiato?
"Gli avversari non ci hanno permesso di giocare. C'è anche da dire che quando abbiamo cercato di sviluppare il nostro gioco, i giocatori della Roma ci hanno fatto fallo e l'arbitro non ha fischiato. Nel nostro caso è stato il contrario: fischiava o fermava il gioco. Proprio come nella situazione del secondo gol. Se l'arbitro avesse fermato il gioco, forse sarebbe andato tutto diversamente".

Il 3-0 è un disastro?
"È un risultato troppo difficile da recuperare. Non siamo venuti qui per perdere, al contrario: volevamo ottenere un risultato positivo, ma nel calcio succede. La partita non è andata bene per noi, purtroppo molte cose non hanno funzionato, anche se sapevamo che ci sarebbero state delle difficoltà. Gli avversari sono molto bravi, ma lotteremo fino all'ultimo per cercare di riprenderci".

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