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Bosz, ex allenatore dell'Ajax: "Kluivert è molto forte e ha una grande testa"

L'ex tecnico dell'attaccante olandese: "Justin è un bravissimo ragazzo: è molto serio e professionale, è veramente un giocatore splendido con cui lavorare”

Justin Kluivert in azione contro il Torino, di LaPresse

Justin Kluivert in azione contro il Torino, di LaPresse

La Redazione
23 Agosto 2018 - 16:08

L'ex allenatore dell'Ajax, Peter Bosz, è intervenuto sulle frequenze di Tele Radio Stereo e a commentato la prima prestazione in maglia giallorossa di Justin Kluivert, il giovane olandese che il tecnico ha visto crescere con la maglia dei Lancieri. Queste le sue parole:

Ha allenato Justin Kluivert: cosa pensa di lui?
"Justin è un giocatore molto forte, con una grande tenuta mentale. Con me si allenava molto e io ho un ottimo ricordo di lui. Kluivert è piccolino fisicamente, ma è bravo a calciare; è molto forte tecnicamente, può giocare su entrambi i lati. Forse è ancora più determinante quando gioca a sinistra, perché può rientrare sul destro e calciare in porta".

Che tipo di ragazzo è Justin Kluivert?
"Justin è un bravissimo ragazzo: è molto serio e professionale, è veramente un giocatore splendido con cui lavorare".

Kluivert è un uomo assist o un goleador?
"Può fare entrambe le cose, però è un giocatore che è molto bravo nel calciare. Può contribuire molto alle fortune della squadra con le sue giocate, sia col tiro in porta che con l'assist. Partendo da destra, sicuramente è più portato ad essere utile ai suoi compagni con passaggi decisivi, giocando a sinistra, invece, può essere pericoloso per gli avversari con i suoi tiri in porta".

La figura del papà può aiutare il figlio?
"Sì, certamente. I genitori si sono separati molto presto, proprio per questo Justin è sempre stato molto indipendente rispetto al papà. Ha dovuto combattere ad Amsterdam, fare affidamento sulle proprie forze, per questo dico che ha un grande carattere".

C'è stato un momento, nel mercato, in cui Ziyech sembrava in procinto di arrivare alla Roma.
"Era difficile che arrivassero entrambi alla Roma. Hakim col mancino fa quello che vuole, anche ieri sera è stato determinante. Sono sicuro che se fosse venuto in Italia, avrebbe avuto un ottimo impatto. Perché non l'ha comprato la Roma? Dovreste chiederlo a chi lavora alla Roma…".

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