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Autoreti e coreografie, i 5 gol e l'eterna sconfitta: l'alfabeto di Lazio-Roma

Grandi vittorie, dichiarazioni d'amore, gol, partite storiche e giocatori simbolo: il derby della Capitale raccontato sempre dalla parte giusta

15 Gennaio 2021 - 13:16

Il 5-0 e il 5-1, il 4-0 con noi primi e loro ultimi. Gli autogol scudetto di Faotto e Negro. La prima coreografia della storia, la più intima dichiarazione d'amore e l'orgoglio di 16 bandiere. Il derby tra Lazio e Roma raccontato dalla A alla Z, ma sempre dalla parte giusta.

Autorete

Nella stagione del primo scudetto, la Roma vince il derby d'andata grazie a un'autorete di un giocatore biancoceleste: è Maximiliano Faotto, e l'11 gennaio 1942 finisce 2-1. Quasi sessanta anni dopo, il 17 dicembre del 2000 Paolo Negro ripercorre le nobili orme dell'urugagio firmando l'1-0 giallorosso che spinge la Roma verso il suo terzo tricolore.

Burgess

Herbert Burgess è l'allenatore della Roma che ha disputato più derby - insieme a Rudi Garcia - senza perderne nemmeno uno: cinque (tre vittorie e due pareggi).

Cinque a zero

Il 1 novembre 1933 la Roma vince il derby con lo scarto maggiore della storia: la tripletta di Tomasi e la doppietta di Bernardini schiantano i rivali, che perdono 5-0.

Da Costa

Il compianto Dino Da Costa è il leader dei goleador romanisti nei derby in tutte le competizioni con 12 reti. Se si guarda al solo campionato è Totti il capocannoniere con 11 timbri.

Eterna sconfitta

«Il mio nome è il simbolo della tua eterna sconfitta». Il 22 settembre 2013 la Curva Sud riproduce in una coreografia l'essenza della rivalità tra Roma e Lazio.

La coreografia della Curva Sud del 22 settembre 2013

«Figli di Roma...»

«...capitani e bandiere. Questo è il mio vanto che non potrai mai avere». L'11 gennaio 2015 la Curva Sud si fregia dei ritratti di 16 leggende romaniste, da Amadei a Totti, da Ferraris a Agostino.

Gol annullato

Quella del 29 novembre 1998 sarebbe stata una delle vittorie più belle in un derby se l'arbitro Farina non avesse annullato il 4-3 di Delvecchio, arrivato pochi minuti dopo le reti di Totti e Di Francesco che avevano rimontato il doppio vantaggio biancoceleste.

Herrera

Helenio Herrera è il quarto allenatore romanista ad aver disputato più derby: 10. Davanti a lui Capello (12), Spalletti (13) e Liedholm (16).

Immacolata

L'8 dicembre 1929 va in scena il primo derby di Roma in campionato. L'esito non è altro che un'anticipazione di quella che sarà la normalità degli eventi nel corso della storia: 1-0 gol di Volk.

Lacrime

Il derby della "Chiesa al centro del villaggio" del 22 settembre 2013 sarà per sempre la partita di Balzaretti, che segna l'1-0 sotto la Sud e scoppia in un pianto liberatorio.

Mapou

A proposito di improbabili marcatori. Il 25 maggio 2015 la Roma si aggiudica il derby che vale la Champions grazie a un gol di Iturbe e al colpo di testa di Yanga-Mbiwa: finisce 2-1.

Nove

Il 16 novembre 1947 la Roma vince il derby in nove uomini: dopo aver segnato l'1-0, in un'epoca senza sostituzioni, Amadei esce per infortunio. Più tardi la stessa sorte capita a Valle, ma i giallorossi resistono eroicamente.

Operatore

Nell'esultanza dopo il rigore dell'1-1, il 21 aprile 2004 Francesco Totti si improvvisa cameraman inquadrando la Sud sostituendosi all'operatore tv.

Poker

Il 10 marzo 2002 la Roma asfalta 5-1 i rivali di sempre in una delle serate più belle degli ultimi 20 anni. Il mattatore è Montella, autore di quattro reti: nessuno come lui in un derby.

Quattro a zero

Tre gol di Manfredini e un gol di Orlando firmano il 4-0 con cui la Roma vince il derby e vola in testa alla classifica, relegando i biancocelesti all'ultimo posto. È il 13 novembre 1960.

Rimonta

Nel bel mezzo della cavalcata alla ricerca dello Scudetto il 18 aprile 2010 la Roma vince in rimonta su una Lazio in lotta per la salvezza. Dopo il vantaggio di Rocchi, Floccari può firmare il 2-0, ma Julio Sergio gli para il rigore. Così Vucinic sale in cattedra e firma la doppietta che vale i tre punti.

Selfie

Nel derby dei «Figli di Roma» non entra nella storia solo la coreografia: dopo aver segnato la doppietta che vale il 2-2, Totti corre sotto la Sud e si scatta un selfie che fa il giro del mondo.

Il selfie di Totti sotto la Curva Sud dopo la doppietta nel derby @LaPresse

Ti amo

Dopo quasi tre anni di attesa (non per colpa nostra) il 23 ottobre 1983 torna in scena il derby di Roma. Per l'occasione la Curva Sud si lascia andare alla più semplice ma efficace manifestazione d'amore che c'è: «Ti amo».

Unico

Forse l'unico vero derby in trasferta la Roma lo gioca il 18 marzo 1990 allo stadio Flaminio. Davanti ad appena duemila tifosi giallorossi, la squadra di Radice vince 1-0 grazie a Voeller.

Venti novembre

La pratica delle coreografie prima del derby di Roma nasce dal CUCS, che il 20 novembre 1977 per la prima volta colora la curva con fumogeni e palloncini.

Zeman

All'epoca allenatore degli altri, il 27 novembre 1994 Zeman perde 3-0 contro la Roma di Mazzone: Balbo, Cappioli e Fonseca.

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