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Paulo Sergio: "Di Francesco ha bisogno di tempo. Tommasi? Un esempio sia da giocatore sia da dirigente"

L'ex giallorosso: "A Roma ho passato due anni bellissimi, sarei voluto rimanere di più. Alisson il brasiliano più forte in Italia"

La Redazione
12 Gennaio 2018 - 17:08

L'ex giocatore della Roma Paulo Sergio ha parlato ai microfoni di Sky Sport del club giallorosso e non solo. Queste le sue parole:

L'esperienza alla Roma a fine anni 90. Ricordi?

Sono stati anni bellissimi quelli di Roma. Ho imparato tantissimo. Bella città. Sono stato due anni, ma volevo rimanere di più.

Ti ricordi la gara Roma-Milan 5-0?

Si, bellissimo gol. Mi ricordo questa partita e quella con la Juve dove ho segnato su assist di Di Francesco e abbiamo vinto contro la Juve all'olimpico.

Cosa ne pensi di Di Francesco sulla panchina della Roma?

Di Francesco ha iniziato troppo bene. Ora ha bisogno di un po' di tempo per imporre lo schema tattico. Anche Guardiola ha avuto bisogno di tempo. Di Francesco può fare molto bene con la Roma.

Tommasi si è candidato alla presidenza della Figc...

Si, è sempre stato un bel ragazzo. Sempre in gamba. Sempre un giocatore che non ha mai dato problemi. Un esempio da calciatore e ora da dirigente.

Italia fuori dal Mondiale. Qual è effetto ha fatto a voi brasiliani?

Anche per noi è un peccato. Anche perché se l'Italia si fosse qualificata sarebbe stata tra le favorite. Nel 2006 nessuno si aspettava che vincesse e alla fine ha vinto. Nel '94 in finale contro gli azzurri io c'ero. Mi dispiace tantissimo non poterli vedere al Mondiale.

Il livello del calcio italiano è sceso?

Il livello è cambiato tantissimo. prima c'erano tantissimi brasiliani come Falcao, Zico, Socrates... Ora non ce ne sono più... Il brasiliano più importante in Italia è il portiere della Roma, Alisson... E' cambiato tanto.

Totti è presente nella tua top 10?

Si, come no. Quando sono arrivato a Roma lui aveva appena iniziato a giocare. E' diventato un grande. Senza dubbio farebbe parte della mia squadra. Ha fatto tanti assist, anche io per lui però eh...

Voi "grandi" dello spogliatoi avevate capito subito che Totti era di un altro livello?

Francesco aveva una personalità forte, nessuno sbagliava nel dirgli qualcosa. Parlava tantissimo con Pluto (Aldair, ndr). Arrivò in una squadra con tanti giocatori importanti come Di Francesco, Di Biagio, Konsel...

Tu sei ambasciatore del calcio tedesco e del Bayern. Cosa ne pensi dell'esonero di Ancelotti?

La Nazionale tedesca ha imparato a giocare come gioca anche grazie a Guardiola. Mi dispiace per mister Ancelotti, è un maestro. Ha perso un po' lo spogliatoio. E' cambiato tantissimo il rapporto con i dirigenti e la squadra. 

Il livello del campionato tedesco si è alzato tanto.

Il livello di gioco e di pubblico è alto. In Germania c'è una media di 41 mila tifosi allo stadio... Vince contro tutti i campionati europei. La Bundesliga è diventato un grande campionato. Dopo il Bayern c'è grande equilibrio.

Douglas Costa rimpianto per il Bayern?

Lui voleva andare via. Ci ho parlato. Poteva avere un po' di pazienza però è andato in una grande squadra. Una delle più forti del Mondo. Per andare al Mondiale può essere utile.

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