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L'intervista

Perotti: "Voglio diventare un punto di riferimento per lo spogliatoio"

L'argentino: "Fonseca mi ha colpito per la sua sincerità, sono partiti tanti calciatori importanti ma si respira un'aria nuova. Vogliamo regalare un trofeo ai tifosi"

Diego Perotti durante l'allenamento, di LaPresse

Diego Perotti durante l'allenamento, di LaPresse

La Redazione
13 Luglio 2019 - 12:27

Diego Perotti ha rilasciato una lunga intervista a Roma Tv dal ritiro di Trigoria.

Su Fonseca

"Certamente voglio fare meglio dell'anno scorso, vorrei ricominciare da zero e fare tutto di nuovo. L'anno scorso non ho potuto quasi giocare, affronto questo ritiro con tanta voglia per essere a disposizione del mister. Quello che mi ha colpito di più del mister mi ha colpito la sincerità, sia quando ha parlato in conferenza stampa sia quando ha parlato in privato. Quello che ci siamo detti lo tengo per me ma è stato molto sincero e onesto. Arriva da una buona squadra, ha vinto tanto e ha esperienza che ci può aiutare a vincere qualcosa. A me sono sempre piaciuti gli allenatori portoghesi e spero di fare bene e di poter aiutare il mister. Lo Shakhtar che allenava il mister mi è piaciuto per la velocità di recuperare palla e verticalizzare, giocavano tutti vicini mentre noi siamo stati abituati a giocare aperti. Questo può aiutare a stare più vicino all'attaccante, stando più vicino possiamo aiutarlo a fare gol".

Prove da leader 

"La voglia di alzare un trofeo è in ogni giocatore e mi brucia che in una squadra come questa non abbiamo giocato nemmeno una finale. Magari la sua esperienza ci può aiutare in questo. L'Europa League è uno degli obiettivi, non ci sono squadre scarse. Non è un trofeo facile da vincere. Dobbiamo iniziare a conoscere bene il mister, dobbiamo essere più a disposizione perché ancora non parla bene la lingua quindi dobbiamo lavorare tanto. Speriamo di portare un trofeo a casa. Sento la responsabilità di essere uno dei più maturi, mi piacerebbe essere un giocatore su cui i giovani si possano affidare. Sono partiti tanti giocatori, quelli che sono rimasti devono aiutare il mister e lo staff. È una grande responsabilità e spero di poterla assumerla. A livello individuale spero di giocare tanto, vorrei essere a disposizione in ogni partita, vorrei aiutare tanto la squadra. L'anno scorso ho sofferto tanto, è una brutta sensazione non poter stare sempre con i compagni, andare a vedere la partita senza poter giocare. Spero di allontanarmi dagli infortuni e faro tutto quello che posso".

"Mai più infortuni"

"Purtroppo l'anno scorso sono arrivati tanti infortuni. Mi piacerebbe diventare un giocatore importante per la squadra. A 30 anni non posso permettermi di stare un mese fermo quindi in vacanza mi sono allenato, sia in Argentina che a Trigoria da solo quindi ora sono al 100%. La cosa più importante che devono capire i nuovi è che questo è un posto importante, nel bene e nel male. Qui non si vince da tanto e i tifosi vogliono vincere e chiedono ai giocatori di dare tutto. Chi viene deve sapere di stare in una grande squadra e deve impegnarsi per portare un trofeo a casa, lo meritano i tifosi. Sono andati via tanti giocatori, è arrivato un nuovo allenatore e spero che il cambio di aria possa aiutare. Chi è andato via era emblema importante dentro e fuori lo spogliatoio ma spero che la nuova aria possa cambiare anche quelli che sono rimasti per fare qualcosa di importante."

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