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Rinnova Bruno Conti, una vita per la Roma: ora coordina le scuole calcio, con Desideri

Ex campione d’Italia, allenatore e dirigente, si preoccupa che le società affiliate applichino i parametri di qualità del club. E continua a visionare calciatori

Bruno Conti e Stefano Desideri al Tre Fontane, con Francesco Totti, di Mancini

Bruno Conti e Stefano Desideri al Tre Fontane, con Francesco Totti, di Mancini

05 Luglio 2019 - 14:18

Era arrivato alla Roma ragazzino Bruno Conti, non se ne andrà neppure ora che ha 64 anni compiuti: già campione d'Italia, allenatore di giovanili, responsabile del vivaio, direttore tecnico e anche tecnico di prima squadra (nella complicatissima stagione 2004-05, quella in cui si erano già dimessi Prandelli, Voeller e Delneri, e nessuno voleva prendersi la patata bollente) ha rinnovato per altri tre anni, nel suo nuovo ruolo di responsabile delle scuole calcio affiliate alla Roma. Nel 2005 scelse il suo successore in panchina (e fu una scelta più che fortunata: Luciano Spalletti), poco dopo riprese in mano un settore giovanile con cui non aveva mai davvero tagliato i ponti: non lo ha fatto neppure nel 2016, quando la Roma gli ha preferito Massimo Tarantino, e lui, con un ruolo di minore visibilità, ha continuato a sfruttare i rapporti costruiti in più di vent'anni passati a setacciare le scuole calcio di Roma in cerca di talenti, da quando Franco Sensi, nel 1994, tre anni dopo l'addio al calcio giocato, gli chiese di prendere in mano il vivaio.

Francesco Totti aveva appena esordito in serie A, tutti gli altri che ce l'hanno fatta sono stati portati in giallorosso da lui, a partire da Daniele De Rossi, pescato nell'Ostiamare, fino ad Aquilani (che ha annunciato l'addio da pochi giorni, e vorrebbe cominciare ad allenare, e non è escluso che lo faccia proprio nella Roma ) a Stefano Okaka, arrivato dal Cittadella su consiglio di Boniek, a Florenzi, fino a Lorenzo Pellegrini, pescato nell'Almas, la stessa società dilettantistica da cui era arrivato Giuseppe Giannini.

Nuovi scenari

Il panorama è cambiato molto da quando la Roma ha aperto la sua scuola calcio, all'Acqua Acetosa, che ha calamitato l'attenzione di tutti i genitori con un figlio in età da scarpini - quest'anno le iscrizioni, per i ragazzi nati dal 2008 al 2012 e per le ragazze nate dal 2006 al 2010, si sono aperte l'11 giugno, e si sono chiuse il 26, perché è stato subito raggiunto il numero massimo di iscritti - e di conseguenza le invidie di chi per decenni ha fatto tirare i primi calci a bambini, che spesso poi a Trigoria ci finivano lo stesso.

I rapporti sono cambiati, ma alcune società - tra cui Cinecittà Bettini, Certosa, Fortitudo, Tor Sapienza, Spes Artiglio e i pontini della Polisportiva Carso che hanno appena girato alla Roma il promettente centrale difensivo Ienco, classe 2005, per l'Under 15 - hanno scelto di legarsi alla Roma. Che controlla anche sette scuole calcio in giro per l'Italia: l'Atletico Gubbio e il San Sisto in provincia di Perugia, il Fasano e la Fabrizio Miccoli (da cui tre anni fa era arrivato il fantasista classe 2002 Milanese) in Puglia, il MaterDei a Napoli, il Montalto in provincia di Cosenza e il Montale 90 in Basilicata.

Con Conti, da ormai una quindicina d'anni - tranne un biennio passato alla Fiorentina - c'è Stefano Desideri, suo compagno di squadra dal 1985 al 1991: anche per lui è arrivato il rinnovo. I due passano continuamente in rassegna le scuole calcio affiliate, controllando che applichino i protocolli di lavoro che la Roma gli passa, organizzano i provini dei migliori talenti, e il torneo tra le società che aderiscono al progetto Roma. Finali all'Acqua Acetosa per quelle del Lazio, le migliori vengono a Trigoria, per sfidare quelle di fuori regione: il mese scorso è toccato a Polisportiva Carso e Mater Dei, arrivate fino ai rigori, in una festa finale con più di 500 bambini. I migliori sbarcheranno a Trigoria: garantisce Bruno Conti.

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