Palla regina, vittoria a chi segna

«Chi segna vince!». Da ragazzini, in strada, in piazza o al campetto, questa regola veniva spesso utilizzata per chiudere definitivamente i conti quando si faceva ora di cena e le varie mamme chiamavano tutti quanti a raccolta. Anni dopo, questa regola non scritta, sembra avere ancora valore per le partite della Roma in questo campionato. 
A favorire questa dinamica sono sicuramente le due caratteristiche predominanti della squadra allenata da Gian Piero Gasperini; da una parte, un’importantissima solidità difensiva, che sta permettendo ai giallorossi di avere la miglior difesa del campionato da oramai quasi 365 giorni, dall’altra un’oramai atavica difficoltà nel trovare la via del gol con continuità ed efficacia. Il risultato di questa combo è presto detto: 10 partite su 15 della Roma in questo campionato di Serie A sono terminate con il risultato di 1-0. 

5 di queste 10 gare concluse per 1-0 sono state vinte e altrettante sono state perse. A questo va aggiunto che la Roma ha perso solamente partite nelle quali non è andata a segno, mentre ha conseguentemente vinto tutte le partite in cui ha trovato la via del gol. Chi segna vince, dunque, sembra essere effettivamente una regola che il cammino romanista in questo campionato di Serie A sta seguendo pedissequamente. C’è però un’eccezione, verificatasi in quel di Firenze. Al Franchi, nella vittoria romanista per 2 reti a 1, i giallorossi erano passati in svantaggio dopo pochi minuti dall’inizio della partita in seguito alla rete di Moise Kean. 
La squadra di Gasperini comunque era riuscita a ribaltare il risultato grazie ai gol di Soulé e Cristante in quella che quest’anno è stata l’unica partita, tra campionato e coppe, che ha visto un cambio di vantaggio rispetto a quello iniziale. In tutte le altre gare, la prima squadra ad aver sbloccato la partita è stata quella che poi la partita se l’è portata a casa. 

In Europa League 

Analizzando solamente la competizione europea disputata fino a questo momento, lo spartito non cambia. Nelle vittorie contro Nizza, Rangers, Celtic e Midtjylland ad essere passata in vantaggio era stata proprio la Roma, mentre nelle due sconfitte contro Viktoria Plzen e Lille il vantaggio era stato trovato dagli avversari. Una tendenza questa che rimane invariata che si tratti del campionato nazionale oppure della coppa europea, figlia di alcune caratteristiche strutturali della rosa romanista. Se da una parte la capacità di mantenere il vantaggio è lodevole, dall’altra le difficoltà nel ribaltare situazioni di svantaggio devono essere limate. E chissà se, muovendosi proprio verso questa direzione, il mercato di gennaio non possa essere determinante.