L’ultimo saluto a Venturi, la sua lettera a Pellegrini: «Se vinci tu, vinciamo noi»
Ieri il funerale alla Parrocchia dei Santi Nazario e Celso Martiri di Vignola. Nel 2023 il messaggio: «Sei un giocatore forte e un uomo responsabile di questa Roma»
Un ultimo saluto a un pezzo di storia della Roma. Ieri, alla Parrocchia dei Santi Nazario e Celso Martiri di Vignola, nel modenese, si è tenuto il funerale di Arcadio Venturi, scomparso, a 96 anni, martedì 2 dicembre. 9 anni nella Capitale, tra il 1948 e il 1957, collezionando 290 presenze e 18 gol; sul braccio, la fascia da capitano che lo ha consacrato come simbolo del club. E nel 2016, l’ingresso nella sua Hall of Fame. «Addio ad Arcadio Venturi: vignolese “core de Roma”», ha scritto la Gazzetta di Modena per salutarlo. Al di fuori della chiesa in cui si è tenuta la funzione è stata posta una corona di fiori giallorossi.
La Roma era rimasta nel cuore di Venturi. Tant’è che nel 2023 scrisse una lettera rivolta a Lorenzo Pellegrini, per celebrarne le 101 presenze da capitano della Roma, eguagliando quelle raggiunte da lui stesso: «Sei un giocatore forte e un uomo responsabile di questa Roma. A prescindere dalle prestazioni sul terreno di gioco. A prescindere da un risultato sportivo. Sei un emblema di questo Club e lo hai dimostrato più volte con il tuo atteggiamento. Tu, Lorenzo, hai avuto la fortuna di alzare una coppa europea da capitano in quella notte magica di Tirana. Ti auguro di provare di nuovo quella magica sensazione. Se vinci tu, vince la Roma. Se vince la Roma, vinciamo tutti noi che la amiamo. Perché chi gioca per la Roma, poi non può che diventare romanista a vita». I tifosi della Roma non lo hanno mai dimenticato.
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