Gasperini: "Dybala può fare la punta, Cristante come Pasalic. Ora vinciamo in casa"
Il tecnico giallorosso ha parlato al termine della gara contro il Sassuolo, vinto di misura al Mapei Stadium grazie alla rete di Dybala
(GETTY IMAGES)
Al termine di Sassuolo-Roma, ha parlato Gian Piero Gasperini. Queste le dichiarazioni del tecnico giallorosso:
La Roma è prima e con la miglior difesa, quanto è soddisfatto?
"Al di là della posizione, sono soddisfatto della partita di oggi perché era una partita difficile contro un avversario che sta facendo bene. L'abbiamo interpretata nel modo migliore dopo due sconfitte che ci avevano lasciato rammaricati. C'è stata un'ottima reazione, abbiamo vinto una partita importante".
Parliamo delle intuizioni tattiche: Cristante trequartista, come Pasalic all'Atalanta, per limitare Matic e andare al tiro, come in occasione del gol; quindi Dybala centravanti, su cui c'erano tanti dubbi.
"Io non ho mai avuto dubbi, semmai i dubbi sono per altri. Dybala è un attaccante, neanche tanto esterno. Può giocare prima punta, seconda punta. Non ci sono difficoltà di inserimento per nessun giocatore, poi cerchiamo di sfruttare le caratteristiche di ogni giocatore. Pasalic ha fatto più di cinquanta gol in quel ruolo, ma prima di lui Cristante ne aveva fatti 12-13. Non si è scordato come si fa otto anni dopo, è maturato sotto ogni aspetto e sta dando una mano".
Oggi è soddisfatto della squadra? Parlando di Dovbyk, gli ha chiesto di stare più largo?
"Oggi avevo bisogno di tenere gli attaccanti un po' più ai lati per sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti. Dovbyk è entrato bene anche lui, è in condizione fisica molto buona. Io lavoro su tutti, cerco di migliorarli. Ha dato una bella palla a Wesley, sono entrati bene tutti, chiaramene in attacco cerco di trovare una soluzione perché è stato il reparto meno prolifico della squadra che però ha una buona classifica. Noi vogliamo migliorarla e facciamo qualche esperimento come Dybala punta o Bailey, dal 1' per la prima volta... Cerchiamo soluzioni e giocare tante partite ci aiuta, a volte sbagliamo ma ci proviamo".
Per difendere il primato, tornare a vincere in casa è una priorità.
"Assoluta, perché è un peccato regalare tante sconfitte ai nostri tifosi, giochiamo in uno stadio sempre pieno, con tanta passione e vorremmo regalare belle partite. Non tutte sono state brutte, alcuno anche sfortunate, ma quella di giovedì non dovevamo perderla, ma oggi abbiamo recuperato un pochino. Dobbiamo stare attenti perché in casa abbiamo caratteristiche che ci portano a picchiare contro il muro e a volte prendiamo gol, dobbiamo essere più efficaci".
Gasperini in conferenza stampa
Una Roma viva dal punto di vista offensivo con 8 tiri nello specchio. Ha aiutato in tutto questo la scelta tattica con Cristante a supporto di Bailey e Dybala?
"Sono alla ricerca di soluzioni e lo posso fare giocando. Bailey è rientrato la scorsa settimana, Dybala è stato fuori a lungo e sono due giocatori di qualità, poi dopo è entrato Soulé, è entrato Dovbyk, Ferguson aveva un problema alla caviglia, poi ci sono anche tutti gli altri. Noi dobbiamo cercare delle soluzioni a seconda delle partite. Dybala forse poteva stare in campo anche oggi a dimostrazione che i 90 minuti dell'altra sera non gli hanno pesato tanto ma ho preferito toglierlo perché giochiamo mercoledì e ho bisogno che siano freschi, quando iniziano a fare 90 minuti per 3-4 partite di fila sono un po' più a rischio. Dobbiamo trovare delle soluzioni lì, un po' a sinistra, per il resto siamo solidi".
Dybala è un attaccante, diceva ieri, e ha fatto un gol da attaccante. El Ayanoui ha corso più di tutti oggi...
"È una sua qualità questa, su quell'aspetto so benissimo quello che può dare El Ayanoui. Dybala è un attaccante straordinario da 15 gol senza rigori, ha dribbling, ha tiro, ha visione di gioco, ha talento, deve pensare di fare la miglior stagione in assoluto in termini di gol, poi con la sua qualità ci aiuta anche a uscire ma penso che lui debba fare tanti gol".
Come si vive il momento da primi in classifica con il Napoli?
"Coi piedi per terra. Siamo soddisfatti, a fine partita eravamo contenti. Nove partite non sono tante ma è un quarto di campionato, un po' di significato comincia ad averlo ma lo viviamo con i piedi piantati per terra, fino a poche ore fa arrivavamo da due sconfitte, in Europa League abbiamo fatto un po' di macello e dobbiamo recuperare, in campionato siamo lì e ora dobbiamo pensare al Parma. Se ci aspettano noi piano piano cerchiamo di porre rimedio a quelle che sono le nostre difficoltà".
Cristante ha fatto tanti ruoli, oggi a tratti trequartista. Come nasce la mossa di oggi su Matic?
"Otto-nove anni fa fece 12-13 gol con me, con un gol straordinario, in questo stadio, all'esordio in Europa League con l'Everton. Fece più gol rispetto a tanti bomber. Lui sa giocare in quella zona, poi è chiaro che sono passati tanti anni. Ora è un giocatore di assoluta maturità, conosce il gioco, consce i tempi. Nessun allenatore rinuncia a lui. So che in quella posizione ha fatto bene, non era mia intenzione impiegarlo in quel ruolo fino ad adesso ma oggi ha funzionato e sono contento, poi te ne dicono di tutti i colori, ti dicono fai confusione, ma io devo provare per riuscire a fare qualcosa di meglio".
Avete un gran rendimento in trasferta.
"Noi evidentemente abbiamo delle caratteristiche per fare meglio quando la partita è più aperta. Io preferisco giocare sempre con chi fa muro che contro quelli che ti mettono là, quando giochi in casa non puoi impedire agli avversari di venire a fare muro".
In questo momento c'è più margine a livello tattico o tecnico? Pensa alla possibilità di vincere lo Scudetto?
"Non penso proprio a niente. Non è questo il momento di pensare allo Scudetto. Se siamo questi, probabilmente non basta; se riusciamo a crescere, c'è un campionato equilibrato con tante squadre forti. Non andiamo in Europa per diritto divino o perché abbiamo lo stadio pieno, bisogna avere la squadra adatta per farlo. Speriamo di farlo subito, quest'anno; io non ho tanta voglia di perdere tempo e pensare agli anni successivi, ma sicuramente abbiamo dei margini. Questi risultati sono un segnale. Io mi agito in panchina perché vorrei fare di più. Per quanto riguarda il piano tattico siamo abbastanza evoluti, giochiamo con tre attaccanti, a volte passiamo a quattro in difesa, a volte spostiamo dei giocatori da destra a sinistra con Wesley che ha fatto una grande partita ed è un ragazzo che sta venendo fuori ed è molto forte, bisogna aspettare nei giudizi sui giovani. Dobbiamo crescere indubbiamente sul piano tecnico, della personalità, del muovere palla, giocare da dietro, ne abbiamo di cose da fare".
Come funzione la collaborazione con Ranieri?
"Non lo vedo mai (ride, ndr) Spero sia contento lui perché ha cambiato vita: durante la settimana è presente, mi dice che non viene negli spogliatoi per non creare problemi ma gli ho detto di venire perché per me non c'è alcun problema. È una persona corretta, è sempre vicino alla squadra. Poi io ho i miei tempi. Spero stia meglio, perché ha tanto tempo in più rispetto a prima".
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