Il racconto della stagione di Shomurodov: un jolly da sostituire
Con Ranieri, il “Robin” della Roma fa l’eroe. Claudio lo mette al centro: chiude con 7 gol e a fine stagione si trasferisce al Basaksehir

(GETTY IMAGES)
Nell’analisi delle pagelle che sulle pagine de “Il Romanista” hanno accompagnato i tifosi della Roma, partita dopo partita, in questa stagione, nel caso di Eldor Shomurodov al di là di un voto specifico ricorrente è stato l’accostamento a “Robin”, il personaggio dei fumetti DC reso iconico, in Italia, dal singolo di Cesare Cremonini. L’espressione in gergo calcistico è stata traslata per indicare il ruolo di vice punta, un ruolo in cui spesso la Roma si era trovata a corto di alternative, con alcuni esperimenti andati male.
Tra questi, lo stesso Shomurodov, che nei suoi primi diciotto mesi in giallorosso aveva faticato e non poco come vice Abraham: da lì la cessione in prestito, prima allo Spezia, poi al Cagliari, ma né il periodo in Liguria né la cura Ranieri avevano sortito alcun effetto.
Quindi il ritorno a Trigoria, in attesa di una sistemazione mentre i giallorossi investivano 35 milioni di euro per assicurarsi Artem Dovbyk al centro del tridente di Daniele De Rossi. In estate l’’allora tecnico però rimane colpito dall’impegno messo in allenamento dall’uzbeko, e decide dunque di aggrapparsi a lui nel finale di Roma-Empoli, seconda giornata di campionato vinta dai toscani 2-1. Il gol giallorosso viene realizzato nel recupero proprio da Eldor, che entra e lotta su ogni pallone (e, da subentrato, si aggiudica il titolo di “migliore in campo” sulle nostre pagine): Roma-Empoli è probabilmente il crocevia, in negativo, per Daniele De Rossi, e in positivo per Shomurodov. La sensazione a fine partita infatti è di aver ritrovato un giocatore su cui fare affidamento, e viste le esigenze di mercato negli altri ruoli, una volta ceduto Abraham al Milan non viene acquistato nessuno: l’attacco della Roma 2024-25 si regge sulle spalle di Dovbyk e Shomurodov.
Come noto, l’esperienza di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma dura altre due partite, dopodiché arriva Ivan Juric. Come tanti suoi compagni, l’attaccante viene relegato in panchina dal nuovo tecnico: nelle otto partite in Serie A con il croato alla guida raccoglie 4’ contro il Monza, 12’ contro il Torino e 33’ contro il Bologna. Da lì in poi, è storia nota, il ritorno di Ranieri, la risalita della Roma e la rinascita dell’uzbeko, che anche a gennaio sembrava destinato a lasciare. «Non voglio cedere nessuno, ma davanti ad un cambio vantaggioso per la squadra non dirò di no». «Sono contento sia rimasto, sennò con chi mi arrabbio?». Sembra incredibile, ma tra queste dichiarazioni di Ranieri passano soltanto cinque giorni.
Bastone e carota, il tecnico decide di puntare sull’attaccante conosciuto l’anno prima in Sardegna, e come accaduto spesso nella sua lunga carriera, alla fine avrà ragione lui: Shomurodov diventa il “Robin” di questa Roma, dodicesimo uomo della squadra, vero e proprio numero 9 nei momenti di maggior difficoltà di “Batman” Dovbyk. Il gol all’ultimo secondo nella vittoria europea contro l’Athletic Club è il punto più alto di una seconda metà di campionato che lo ha visto protagonista fino all’ultimo: dalla seconda giornata del girone di ritorno scende in campo in tutte le partite fino alla fine della stagione 2024-25, chiusa con 7 gol (miglior risultato dal 2021).
Forte della condizione ritrovata grazie a Claudio Ranieri, dodici mesi dopo, le offerte per Shomurodov sono arrivate, e la Roma ha scelto cederlo all’Istanbul Basaksehir in prestito. A Massara ora il compito di indovinare il nuovo “Robin”, il nuovo attaccante da riserva da affiancare a Dovbyk.
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