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Via Spalletti ma Claudio non si tocca

Caos Nazionale, Luciano annuncia: «Lascio dopo la Moldavia». Ranieri, tra i papabili, deve onorare l’impegno con la Roma

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
09 Giugno 2025 - 06:00

Luciano Spalletti non sarà più il Commissario tecnico dell’Italia: il 66enne toscano siederà oggi sulla panchina azzurra per l’ultima volta, dopodiché lascerà l’incarico. Così ha deciso la Federazione: una notizia che era nell’aria dopo il pesante ko con la Norvegia, ma che è stata ufficializzata ieri dallo stesso Spalletti in occasione della conferenza pre-partita: «Gravina mi ha comunicato - le parole dell’ex tecnico di Roma e Napoli - che sarò sollevato dall’incarico.  Io avrei preferito rimanere al mio posto e continuare il mio lavoro, ma si tratta di esonero e ne prendo atto. Visto che io questo ruolo l’ho sempre considerato come un servizio alla patria, è mia intenzione agevolare il futuro della Nazionale, per cui farò la risoluzione del contratto. Fino a domani sera (oggi, ndr) sarò in panchina». Prima di lasciare la sala stampa visibilmente commosso, Spalletti aggiunge: «Visto che i risultati sotto la mia gestione sono questi, io devo assumermi le mie responsabilità, perché dalla Federazione ho ricevuto tutta la disponibilità possibile per le scelte che volevo fare. Mi ha fatto male non aver tirato fuori il meglio da tutti, di conseguenza sono dispiaciuto e deluso da me stesso, anche perché ho creato dei problemi al movimento con quelli che sono stati i miei risultati». 

Dopo le parole di Spalletti, si è letteralmente infiammato il toto-Ct (che già nelle ore precedenti aveva tenuto banco): tra i papabili sostituti è comparso anche il nome di Claudio Ranieri, un profilo che piace indubbiamente a molti, ma che attualmente è sotto contratto con la Roma. Un particolare mica da niente, visto il ruolo centrale che gli è stato affidato dai Friedkin (ribadito anche nel comunicato di sabato mattina) per la ricostruzione tecnico-societaria. Al netto della firma che lega Sir Claudio al giallorosso, c’è anche la volontà (espressa a più riprese) di dire basta con il mestiere di allenatore e il lavoro svolto in prima persona per portare a Trigoria Gian Piero Gasperini. Il suo nome è senza alcun dubbio una suggestione mediatica, vista anche la credibilità e la stima di cui gode, oltre agli ottimi risultati ottenuti alla guida della Roma; staremo a vedere se, in tal senso, i passi informalmente compiuti da Gravina troveranno concretezza. Al momento risulta che il sondaggio sia stato fatto direttamente con Dan Friedkin e non risultano ancora aperture da parte del presidente. Al netto delle ipotesi e delle suggestioni, comunque, l’ipotesi appare difficilmente percorribile, visto il ruolo cruciale assunto da Sor Claudio all’interno della Roma. Ruolo conclamato anche nell’ultimo comunicato dei Friedkin.

Gli altri scenari

L’ipotesi più concreta per il post-Spalletti risponde così al nome di Stefano Pioli, che attualmente siede sulla panchina degli arabi dell’Al-Nassr. Il 60enne di Parma sembra essere il favorito, ma anche in questo caso parliamo di un allenatore non libero. A differenza di Ranieri, però, l’idea che Pioli possa lasciare l’Arabia è circolata ad ogni livello. Non sembra credibile l’ipotesi Roberto Mancini, visti i pessimi rapporti con Gravina dopo il burrascoso divorzio di due anni fa, anche se l’ex ct a Rimini venerdì scorso ha espresso il suo pentimento: «Ho sbagliato a  lasciare». Restano sullo sfondo anche tre protagonisti del Mondiale 2006: uno è Daniele De Rossi, esonerato dalla Roma lo scorso settembre, Fabio Cannavaro e Rino Gattuso. Nei prossimi giorni se ne saprà di più: l’importante è che le strade di Ranieri e della Roma non si separino. Men che meno in questo momento, in cui si è appena cominciato a progettare il futuro.

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