AS Roma

Inizia l'era Gasp: «Roma la mia sfida»

Contratto fino al 2028. Gian Piero porta a Trigoria vice e preparatori, Ranieri mette il resto

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
07 Giugno 2025 - 06:00

L'acronimo stavolta è corretto. Dopo mesi di corteggiamento e settimane d’attesa, dalle 16.47 di ieri la Roma ha il suo nuovo allenatore: Gian Piero Gasperini. È arrivata anche l’ufficialità, propiziata dalla rescissione tra Gasp e l’Atalanta, formalizzata nella giornata di ieri dal club di Bergamo (che ha scelto come suo successore Juric). Per comunicarlo al mondo, la Roma ha deciso di pubblicare un breve video, alternando immagini del tecnico piemontese a bellezze della città eterna, scelte appositamente per comporre, con le loro iniziali “GASP”: Gianicolo, l’Altare della Patria, San Pietro e il Pantheon. Un modo simpatico per ricordare come, solo qualche giorno fa, in città era impazzata la voce su Klopp alla Roma, basata da una fantasiosa ricerca di iniziali in un breve video pubblicato dal Friedkin Group.

È iniziata quindi, ufficialmente, l’era Gasperini a Trigoria. Sarà lui l’uomo di riferimento per i prossimi tre anni. Tanto dura il contratto da 4,5 milioni netti l’anno più bonus che Gian Piero ha firmato l’altro ieri, nella sua prima visita al Fulvio Bernardini, scortato da Ghisolfi e Ranieri, i due che l’hanno scelto (Sir Claudio soprattutto), convincendo lui e i Friedkin che fosse la strada giusta, per tutti. E proprio l’accoppiata Ranieri-Ghisolfi si è fatta fotografare insieme a Gasp per le immagini di rito con la maglietta giallorossa, alle quali è seguita la prima intervista rilasciata al club (non è prevista alcuna conferenza stampa, almeno a stretto giro di posta).

«Ho scelto la Roma perché è una grande sfida. Ho bisogno di avere una sfida importante, di venire in un ambiente con tanta passione. Questo mi ha dato un grande entusiasmo, la possibilità che mi hanno dato Ranieri, la società, la proprietà. Una grande adrenalina di cui avevo bisogno per fare qualcosa di buono». I nuovi stimoli che Gasperini andava cercando, al termine delle nove stagioni da favola a Bergamo, li ha trovati a Trigoria e nella Roma. Proprio al Fulvio Bernardini, che ha imparato intanto a conoscere, Gian Piero porterà alcuni dei suoi collaboratori più fidati, tra cui il vice Gritti e i preparatori atletici Borelli e Boccolini. Il resto dello staff tecnico sarà completato da professionisti che hanno già lavorato con Ranieri.

E a proposito di Sir Claudio: «La sua presenza è una garanzia per i tifosi», spiega Gasperini. «Qui c’è voglia di raggiungere grandi traguardi e ci sono tutte le condizioni per farlo, come una proprietà molto forte, che ha voglia di far crescere la Roma, portarla ad alti livelli. Un ds giovane, ma molto preparato e le strutture. C’è tutto per fare bene».

Da uomo di calcio, Gasperini sa perfettamente di dover affrontare anche una possibile freddezza iniziale della piazza, ma anche questo fattore sembra rientrare nel senso di sfida che l’ha trascinato nella Capitale: «I tifosi sono un esempio di entusiasmo, qui lo stadio è sempre pieno. Se a Roma fai bene e proponi anche un buon calcio la gente ti segue, è uno stimolo in più. La prima cosa che si dovrà fare, da parte mia e della squadra, riuscire a portarli dalla propria parte». Anche perché, forse questo Gian Piero non lo sa, qui si è vinto solo quando c’è stata unità d’intenti. La chiosa su cosa devono fare i giocatori per stare nel calcio di Gasperini: «Devono giocare bene (ride, ndr)». Benvenuto.

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