La Roma come Gasperini la comanda
Gian Piero a Trigoria tra oggi e domani Raduno a inizio luglio, con Dybala, poi si torna in Inghilterra

(GETTY IMAGES)
Una Roma a immagine e somiglianza di Gasperini. Al di là della voglia di nuovi stimoli e dei sogni di gloria dei Friedkin (che i tifosi sperano con ansia di veder realizzati il prima possibile), a convincere Gian Piero di scegliere la Capitale durante il pranzo di giovedì scorso a Firenze, rinunciando contemporaneamente ad Atalanta e Juventus, è stata la garanzia di poter incidere sulla costruzione della Roma che verrà. Come una sorta di manager all’inglese. Dai piani sul mercato al lavoro nelle giovanili, passando per i metodi di allenamento e lo staff tecnico, fino all’organizzazione di un’estate che darà il via al prossimo progetto triennale pronto a nascere a Trigoria: Gasp sta studiando ogni singolo aspetto con estrema attenzione, sostenuto dall’amico Ranieri e dal via libera dei proprietari texani.
E la prima pietra per la Roma del domani verrà posta proprio in queste ore, a Trigoria. Tra oggi e domani, infatti, Gasperini si insedierà al Fulvio Bernardini, per porre la firma sul suo contratto da 4,5 milioni netti all’anno (più cospicui bonus) fino al giugno del 2028, scattare le classiche foto di rito e rilasciare la prima intervista da tecnico giallorosso (probabile anche una conferenza stampa che però, al momento, non è stata ancora fissata).
Tutte formalità, ormai, ma necessarie e possibili soltanto da oggi in poi visto che, nonostante la sua lettera d’addio ai tifosi della Dea e al comunicato di saluti della stessa Atalanta, l’accordo per la risoluzione tra Percassi e Gasperini è stato trovato soltanto ieri. Gian Piero, intanto, dopo una breve gita a Parigi per il Roland Garros, è in arrivo nella Capitale (risulta nella lista degli invitati per il matrimonio di Gianluca Scamacca, previsto oggi a Roma) e presto il club avrà, anche ufficialmente, il suo prossimo allenatore, quello chiamato a raccogliere la pesante eredità di Ranieri, che lo ha scelto proprio come suo successore.
Quindi la visita delle strutture del Fulvio Bernardini insieme al suo staff tecnico, che sarà un misto tra i suoi collaboratori nell’Atalanta (il vice di sempre, Tullio Gritti, lo seguirà) e alcuni uomini fidati di Claudio Ranieri (tra cui Benetti e Farelli, preparatore dei portieri). Proprio a Trigoria, poi, incontrerà Lorenzo Pellegrini, che in questi giorni è al lavoro per recuperare dalla lesione al tendine del retto femorale della coscia destra. Col Capitano capirà le tempistiche del suo ritorno in gruppo (tra fine agosto e inizio settembre) e parlerà del suo futuro (il contratto di Lorenzo è in scadenza nel giugno del 2026), ancora in bilico. La priorità per Pellegrini rimane la Roma, ma resta da capire se la cosa è reciproca. Chi, invece, ha già lasciato la Capitale è Dybala, l’appuntamento tra la Joya e Gasperini è quindi rimandato all’inizio di luglio, quando Gian Piero convocherà la squadra per il raduno a Trigoria. L’obiettivo (realistico) per Paulo è quello di poter iniziare i primi allenamenti insieme al resto dei suoi compagni.
La prima parte della preparazione estiva, come già accaduto nelle ultime stagioni, si svolgerà proprio nel centro sportivo della società, con i classici test fisici e le prime risposte dei giocatori ai metodi di lavoro (intensi, con tante doppie sedute) di Gasperini. Ci sarà poi tempo e modo per viaggiare e iniziare un vero e proprio ritiro. La Roma ha l’accordo, dall’anno scorso, con il St. George’s Park a Burton-on-Trent, centro della federcalcio inglese già visitato con De Rossi nell’agosto scorso. A meno di improvvisi cambiamenti (su questo, come su tutto, si aspetta il parere di Gasp), la squadra viaggerà in Inghilterra anche quest’anno, ma non è da escludere un ulteriore ritiro prima della settimana d’inizio agosto oltremanica.
Insomma, sembra proprio che nell’estate della Roma non si muoverà foglia che Gian Piero non voglia. Non un dettaglio, anche perché la piena fiducia in Gasperini è anche l’unica via per avere successo in un progetto complicato, sì, ma molto ambizioso. Un percorso che il tecnico piemontese, raccontato come entusiasta da chi gli sta vicino, non vede l’ora di iniziare.
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