Gasperini saluta l'Atalanta, si può accelerare
Il tecnico, da tempo nel mirino della Roma, rompe con la Dea. Ranieri ai tifosi: «Dateci fiducia»

(GETTY IMAGES)
L’identikit, in fondo, era tracciato: allenatore esperto, che conosce il campionato italiano, potrebbe non mettere d’accordo tutti all’inizio ma, se fatto lavorare, può portare ai risultati sperati. Gian Piero Gasperini risponde alle caratteristiche elencate, nel corso degli scorsi mesi, da Claudio Ranieri, non fosse per la bugia bianca (e, ripensandoci, obbligata, visto il contratto che ancora oggi vincola Gian Piero all’Atalanta fino al 2026) del Sir a domanda diretta: «Sarà Gasperini l’allenatore della Roma? No». In realtà, già all’epoca, i contatti con Gasp c’erano già stati e col passare del tempo le parti si sono aggiornate, in attesa di capire l’evolversi del rapporto tra il tecnico e la Dea. Era lui il nome con cui la Roma ha trovato da tempo l’accordo, come detto da Ranieri? Probabilmente sì. Ma quindi i recenti contatti con Fabregas e con il Como sono frutto di invenzione giornalistica? No.
La Roma, infatti, ha giocato su più tavoli, come ogni club fa, soprattutto se gli obiettivi in questione sono sotto contratto. Da una parte però (in riva al lago) è arrivata una chiusura netta, con la volontà da parte del Como, ribadita anche nelle ultime ore, di non liberare Cesc Fabregas, non facendone una questione economica, ma di principio e programmazione: lo spagnolo, insieme alla società, ha già iniziato a programmare il mercato estivo, oltre ad aver dato appuntamento al 10 luglio ai calciatori per il ritiro. Fabregas quindi, per il momento, non si muove dalla Lombardia.
Dalle parti di Zingonia, invece, la svolta è arrivata nella mattinata di ieri. Nel centro sportivo dell’Atalanta, infatti, è andato in scena un meeting tra i vertici societari (Percassi, Pagliuca e il ds D’Amico) e Gasperini. Un incontro per chiarire, una volta per tutte, il destino dell’allenatore, al quale il club aveva offerto ormai da giorni il prolungamento di contratto fino al 2027. La Dea, infatti, non ha mai avuto intenzione di iniziare il prossimo campionato con Gasp in scadenza e ha dato un ultimatum all’allenatore. I dubbi sulle motivazioni, sul prossimo mercato, le possibili ambizioni della squadra e l’accordo verbale (per un contratto pluriennale, da circa 5 milioni netti a stagione) con la Roma hanno portato Gasperini a comunicare la sua intenzione di lasciare Bergamo, dopo nove stagioni di crescita continua e il trionfo in Europa League dell’anno scorso.
L’uscita di Gasperini dall’Atalanta sembra l’ultimo pezzo che va a completare e, finalmente, a dare senso al complicato puzzle sul prossimo allenatore della Roma. Lui, come Fabregas d’altronde, rientra nella short list presentata settimane fa da Ranieri e Ghisolfi a Friedkin. E proprio dal presidente si attendono novità per l’annuncio, come ribadito ancora una volta da Sir Claudio ieri pomeriggio, quando in Campidoglio ha ritirato il “Premio Simpatia 2025”: «Gasperini? Non voglio fare nomi. Andiamo avanti, lottiamo e quando il presidente vorrà lo annuncerà». E ancora: «Quella sul nuovo allenatore sarà sicuramente una scelta valida, ma la cosa più importante è perché ho smesso: per dare a chi verrà una possibilità di progetto. Con me non ci sarebbe stato futuro. Vogliamo arrivare più in alto possibile e ci vuole tempo. Dateci fiducia, vedrete che alla fine avremo ragione». La fiducia dei romanisti, Sir Claudio, ce l’ha da tempo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA