Verso Roma-Fiorentina, tutti a disposizione ora: c’è da decidere
Oggi la rifinitura. Recuperati anche Saud e Nelsson, out Dybala. Il belga l’alternativa sulla fascia destra

(GETTY IMAGES)
Qualche certezza acquisita e qualche decisione ancora da prendere, ma con il vantaggio dell’ampia scelta. La Roma continua il suo avvicinamento alla sfida fondamentale, come praticamente tutte da almeno tre partite a questa parte, contro la Fiorentina allo Stadio Olimpico con calcio d’inizio fissato per domenica alle 18. Un altro gradino in una scalata interminabile, resa possibile strada facendo da 18 risultati utili consecutivi, con la piena consapevolezza di come possa bastare un passo falso per vedere sfumare i possibili obiettivi. Dopo il sorprendente successo di San Siro Ranieri cerca la formula per approfittare del maggior riposo nei confronti della Viola e della possibile distrazione Conference League per i toscani, oltre che delle loro assenze importanti. Per farlo, come ha lui stesso annunciato in conferenza stampa, eccezion fatta per Dybala l’allenatore romanista ha tutta la rosa a sua disposizione: recuperati e regolarmente in gruppo anche Nelsson e Abdulhamid.
Tanta scelta e diverse opzioni da valutare con anche la necessità di mantenere equilibrio rispetto alla concentrata e attenta prestazione contro l’Inter: le valutazioni di Ranieri terranno conto di quella gara ma anche delle caratteristiche dell’avversario e la conseguente necessità di fare una prova meno “impetuosa” e più di controllo. Qualcosa verrà cambiato, ma non ci si deve aspettare particolari “rivoluzioni” rispetto all’undici iniziale della scorsa domenica. Difficile, per esempio immaginare che Hummels possa togliere il posto a uno dei centrali di difesa: Celik, Mancini e Ndicka dovrebbero partire in capo dall’inizio, anche vista la solidità garantita anche nei momenti tosti contro l’Inter. Le chiavi tattiche potrebbero essere rappresentate dal numero di giocatori da schierare sulla linea di centrocampo e se confermare il doppio attaccante: in mediana la certezza è Koné, da vedere se ancora davanti alla difesa o più “aperto” col rientro di Paredes (che però da Lecce in poi sembra essere finito dietro a Cristante nelle gerarchie ranieriane, anche quando si tratta di un 3-4-2-1).
A sinistra l’altro inamovibile è Angeliño, con Soulé dall’altra parte che contro i nerazzurri ha deciso il risultato oltre a garantire una prova convincente in entrambe le fasi. Per la fascia, che sia da esterno di centrocampo spostando l’ex Frosinione, o che sia da trequartista, c’è anche l’opzione Saelemaekers: il rientro del belga potrebbe favorire l’avanzamento dello stesso Soulé più vicino alla porta nella coppia di trequartisti (come accaduto col Verona) senza perdere in qualità o spinta.
Sull’attacco l’altro nodo da sciogliere: se Shomurodov dovesse ancora partire al fianco di Dovbyk allora tornerebbe a prendere forma un più chiaro 3-5-2 e una mediana più compatta, magari contando nuovamente sulla duttilità di Pellegrini, altrimenti l’uzbeko si accomoderebbe in panchina con l’ucraino chiamato a sbloccarsi e assistito da due compagni (con Soulé a sinistra e uno tra Pellegrini o El Shaarawy a dare spunti e qualità sulla fascia destra). Ranieri questa mattina dirigerà l’allenamento di rifinitura e poi farà le sue scelte, per battere anche la Fiorentina e continuare a risalire la classifica con determinazione.
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