AS Roma

Dal Franchi alla Fiorentina, il sottosopra

Dal crollo con Juric in panchina, alla rincorsa europea targata Ranieri: le prospettive romaniste ribaltate

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
01 Maggio 2025 - 06:00

Guardate com’eri, guardate come sei. L’imminente partita contro la Fiorentina è l’occasione giusta per volgere lo sguardo a qualche mese fa e apprezzare, un’altra volta ancora, quanto fatto dalla Roma sotto la sapiente guida di Claudio Ranieri. Nella mente di ogni romanista (e, speriamo, anche in quelle dei giocatori che a Trigoria preparano la sfida di domenica) è ancora vivo il ricordo dello scorso 27 ottobre quando la squadra di Juric crollò al Franchi, in una gara a senso unico, finita per 5 a 1 tra gli “olé” del pubblico fiorentino (serata resa ancora più amara dal formaggino semi-vuoto per disordini e problemi di ordine pubblico all’ingresso del settore ospiti). L’esordio con autogol di Hummels, il rosso a Hermoso, la rete dell’ex Bove (un abbraccio a Edo) e l’umiliazione inflitta da chi, per storia recente e meno, non può essere considerata una diretta concorrente.

Tutto questo all’interno nei 90’, seguiti poi da giorni di attesa, vana, di una nota da parte del club, a chiudere la parentesi Juric: semplicemente l’uomo sbagliato, nel posto sbagliato e al momento sbagliato. Già, perché non bastò neanche quel 5 a 1 ai Friedkin per comprendere l’urgenza del cambio (il secondo stagionale) in panchina, per il quale si dovette attendere ancora due settimane, con tre turni di campionato in cui arrivò una vittoria (quella di misura sul Torino) e due sconfitte contro Verona e Bologna, con altri sei potenziali punti lasciati per strada.

Poi Dan (o chi per lui) disse Claudio e Claudio fu. Ripensare adesso a quelle settimane buttate può aumentare i rimpianti, con la Roma a -1 dal Bologna quinto e a soli 2 punti dalla zona Champions, quindi dalla Juve quarta. Se da una parte il rammarico rimane, dall’altra però l’attuale situazione non può che rimarcare l’immenso lavoro fatto da chi, il 14 novembre, è stato chiamato a sostituire Juric in panchina e a salvare la Roma: Claudio Ranieri. Da Fiorentina-Roma a Roma-Fiorentina: il nostro sottosopra.

A proposito di piazzamenti, dopo il crollo del Franchi la Roma si ritrovò dodicesima, con 10 punti raccolti in 9 giornate e una zona Europa destinata ad allontanarsi ancora, prima dell’inizio della rimonta. Anche le prime gare del Sir di San Saba, infatti, non portarono subito gioie, con le sconfitte contro Napoli, Atalanta e Como intervallate soltanto dal successo casalingo sul Lecce nei primi quattro turni della sua terza esperienza romanista. Il 15 dicembre, con la sconfitta su quel ramo del lago contro Fabregas, la Roma era a soli 2 punti dalla zona retrocessione e a -16 dalla Fiorentina, terza a pari punti con l’Inter.

Pensare che domenica, all’Olimpico, Palladino si presenterà con un punto in meno della Roma in classifica dà giustizia all’immensa rimonta di questa squadra e ai meriti del suo allenatore. Dopo Como, infatti, sono arrivati 18 risultati utili consecutivi: 13 vittorie e 5 pareggi. Nessuno nel girone di ritorno ha fatto più punti della Roma di Ranieri, prima a +7 sull’accoppiata Napoli-Inter che si sta giocando punto a punto lo Scudetto. Dai 2 punti in più sulla Serie B ai 2 punti di distanza dalla zona Champions, dalla squadra umiliata a Firenze a quella che vince con merito a San Siro: il mondo rimesso in sesto dal nostro Sir Claudio. Cara Roma, guardate com’eri e guardate come sei.

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