Da Abraham e Zalewski a Dahl e Le Fée: andamento e futuro dei romanisti in prestito
Tra infortuni, presenze e possibili ritorni a Roma. Il focus sulle esperienze dei calciatori giallorossi in giro per l'Europa

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C’è chi ha ritrovato la sua dimensione lontano da Roma, chi potrebbe fare ritorno nella Capitale e chi, invece, è ancora appeso al finale di stagione. Come stanno andando i romanisti in prestito? Dai giovani prodotti del vivaio in prestito in Serie B, ai calciatori che, a giugno o gennaio, hanno lasciato i giallorossi per provare a rilanciarsi.
Tammy Abraham
Prendendo in considerazione il valore specifico del calciatore e del cartellino, non si può non partire dal centravanti inglese. Ad agosto ha lasciato la Roma in prestito secco, nello scambio che lo ha visto fare a cambio con Saelemaekers: l’ex Chelsea in prestito al Milan, il belga alla Roma. I primi mesi in rossonero non sono stati particolarmente felici, tra qualche dichiarazione quantomeno azzardata nei confronti della Roma (“Sono arrivato al Milan perché volevo alzare l’asticella”) e numeri non altisonanti. Se in campionato le reti confezionate in 28 presenze sono solo 3, in Coppa Italia Abraham ha siglato 4 gol in 4 presenze (doppietta proprio contro la Roma). E aggiungendo le marcature in Champions (2) e in Supercoppa Italiana (una), l’inglese ha toccato la doppia cifra complessiva. Il futuro è ancora in bilico: con una situazione dirigenziale ancora non delineata in casa Milan, a fine stagione Abraham dovrà far formalmente ritorno nella Capitale. In attesa di capire meglio le intenzioni dei rossoneri, anche e soprattutto in virtù di uno scambio definitivo con Saelemaekers.
Enzo Le Fée
Arrivato come primo vero acquisto della gestione Ghisolfi e tante aspettative, anche in virtù dei 23 milioni spesi per il suo acquisto, Le Fée non è riuscito a incidere nei suoi primi 6 mesi a Roma. Tra una serie di infortuni e ricadute al ginocchio, la situazione da incubo dei giallorossi e i tre tecnici cambiati in pochi mesi, il centrocampista ha lasciato la Capitale con sole 10 presenze per volare in Inghilterra, al Sunderland, in Championship. Il centrocampista ha così raggiunto Regis Le Bris, tecnico che lo ha lanciato al Lorient: prestito con obbligo di riscatto a 23 milioni in caso di promozione in Premier League. L’attenzione sul francese si è fatta subito importante, Le Fée parte col turbo: un gol, un assist e tante giocate interessanti. Poi, però, a fine febbraio l’ennesimo infortunio che lo tiene fuori un mese e mezzo lontano dai campi. Al momento il centrocampista ha raccolto 14 presenze, mentre il Sunderland con ogni probabilità dovrà giocare i play off e lottare per la promozione nella massima competizione inglese. Sarà un percorso cruciale per conoscere le sorti dell’ex Rennes.
Mario Hermoso
Hermoso, così come i tifosi della Roma, avrebbe sicuramente immaginato uno scenario diverso per la sua esperienza in giallorosso. Il centrale spagnolo avrebbe dovuto portare esperienza e qualità al reparto difensivo, ma non è mai sembrato pienamente immerso nel nuovo contesto. A gennaio ha salutato la Capitale, in prestito fino al termine della stagione al Bayer Leverkusen. In Germania solo 7 presenze tra Bundesliga, DFB Pokal e Champions League a causa di un infortunio alla spalla che ha richiesto intervento chirurgico, anticipando di fatto la fine della stagione dello spagnolo.
Samuel Dahl
C’è anche chi ha saputo sfruttare l’esperienza in prestito per mettersi in mostra. L’esempio lampante è quello di Dahl: il giovane terzino sinistro svedese ha lasciato Roma dopo 5 mesi e solo 3 presenze in giallorosso, direzione Benfica. La formula pattuita inizialmente era quella del prestito con diritto di riscatto, ma l’ex Djurgården ha convinto tutti: 15 presenze complessive, di cui 3 in Champions, e 4 assist. Dal Portogallo spingono: il Benfica vuole il classe 2003 a titolo definitivo, e lo stesso Dahl gradirebbe la permanenza nel club.
Nicola Zalewski
Cresciuto nel vivaio della Roma, Zalewski ha lasciato i giallorossi dopo 123 presenze. Per l’esterno polacco una nuova esperienza, all’Inter, in prestito con diritto di riscatto. Il numero 59 è stato utilizzato fin da subito da Inzaghi come ricambio sulla fascia sinistra: coi nerazzurri 10 presenze complessive e un assist.
Marash Kumbulla e Ola Solbakken
Chi sembra aver trovato nuova linfa lontano da Roma è Marash Kumbulla. Dopo la disastrosa seppur breve avventura in prestito al Sassuolo negli ultimi 6 mesi della scorsa stagione (al ritorno dalla rottura del crociato), il centrale albanese ha preso le redini della difesa dell’Espanyol, in Liga. E proprio in Spagna, il difensore classe 2000 sembra aver trovato il suo habitat: 32 presenze e 3 gol. A giugno tornerà a Roma, ma dalla Spagna assicurano: l’Espanyol proverà a trattenere Kumbulla a Barcellona.
Non proprio la stessa annata per Ola Solbakken, in prestito all’Empoli con diritto di riscatto. L’ala norvegese ha raccolto fin qui 22 presenze, ma senza confezionare gol o assist per i toscani. Al termine di una stagione anonima è ipotizzabile un suo ritorno nella Capitale.
Cherubini, Pagano e Darboe
Tre prestiti in Serie B, tre diverse annate per Luigi Cherubini, Riccardo Pagano ed Ebrima Darboe. I primi due hanno terminato il proprio percorso nelle giovanili della Roma per poi iniziare a prendere confidenza col calcio dei grandi nella serie cadetta italiana. Esperienza con la Carrarese positiva per Cherubini: 32 presenze, 4 gol (uno in Coppa Italia) e 4 assist. Impegnato col Catanzaro, Pagano è sembrato meno centrale dell’ex compagno giallorosso, ma ha saputo comunque mettersi in mostra registrando 21 presenze e 2 assist. Più esperto e più “anziano” dei tre, Darboe ha collezionato 26 presenze, 2 gol e un assist col Frosinone prima di una frattura al piede che lo costringerà ai box fino al termine della stagione.
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