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AUDIO - Stadio della Roma, de Angelis: "Vi spiego perché il club ha deciso di non attendere gli scavi"

Le parole a Radio Romanista: "Se tutto va come deve andare, è possibile che l'iter si concluda tra un anno, dunque entro la primavera del 2026"

(As Roma)

PUBBLICATO DA La Redazione
14 Aprile 2025 - 18:36

Nel corso della trasmissione "Secondo Tempo" di Radio Romanista, il cronista Andrea de Angelis ha parlato delle ultime notizie relative al progetto dello Stadio della Roma. Ecco le sue parole.

Oggi Gualtieri ha parlato dello stadio e di giorni importanti, facendo intendere che a breve ci sarà un passaggio rilevante. Quale?

"Il passaggio dovrebbe e potrebbe essere la consegna del progetto definitivo al Comune da parte della Roma. Uso il condizionale perché mancano gli scavi archeologici, impossibili a causa dell'indagine fatta dal comune in seguito ai reclami sul presunto bosco di Pietralata. Questo rischia di far slittare il completamento del progetto. Sembra che la Roma, nel tentativo di recuperare il tempo, abbia deciso di consegnare il progetto mancante degli scavi. Significa che non si potrà procedere col voto in Assemblea e con l'avvio della Conferenza dei Servizi Decisoria, ma nel momento in cui il progetto sarà consegnato serviranno due mesi affinché gli uffici competenti verifichino la sua bontà. Essendo il grosso completato, la parte relativa alla sostenibilità finanziaria, alla mobilità e alla viabilità, la Roma potrebbe presentare questo progetto in attesa di integrarlo una volta fatti gli scavi e dare la possibilità agli uffici di vagliarlo. Risparmierebbe tutto il punto successivo. Se la Roma presentasse il progetto ora, verrebbero presentati successivamente gli scavi. Un tentativo di recuperare il tempo che si sta perdendo non per colpa del Comune o della Roma".

Pensi che alla fine possa essere il 21 aprile la data della consegna? Hai una lettura su questa iniziativa? È volta solo a prendere tempo o la leggi anche in chiave politica?

"Sicuramente c'è la volontà di provare a non perdere tempo. Però questa volontà è dettata dalle prese di posizione di alcune esponenti e di non perdere questo vento propizio. C'è anche la volontà di rafforzare la bontà di un progetto nel suo complesso. Ho parlato di parte più succosa del progetto perché lo è. Parlare di sostenibilità finanziaria, di viabilità... Sono i nodi principali da sciogliere quando si mette in piedi un'opera del genere. Allora, se sono stati completati, non serve aspettare più di tanto e vale la pena presentare il progetto in due tranche. Serve in più anche per ribadire un'intenzione, non solo rispetto allo stadio ma rispetto al club da parte della proprietà".

Si tratta di una boccata d'aria incredibile. È l'idea che, a prescindere da quello che sarà il prossimo anno, dà futuro, programmazione. Un senso di continuità che sembra latente, per ora. Se al termine dei due mesi non dovessero sorgere problematiche o approfondimenti richiesti dagli Uffici del Comune, da zero a 100 a quale grado di completamento sarebbe l'iter?

"Credo che sia complicato dirlo. Da un punto di vista temporale al 70%. Dico di più, dal punto di vista politico anche all'80%-90%. Superata quella fase è difficile prevedere ostacoli, il grosso sarebbe fatto. Ci sono procedure da portare avanti, ma sono tecniche, il grosso del lavoro sta tutto lì e saremmo un bel pezzo avanti. Sulla data: il 21 è complicato, perché è Pasquetta e magari gli Uffici sono chiusi. Poco importa. Anche il 25 aprile sarebbe evocativo".

Una domanda in relazione all'80%-90% di completamento a livello politico: questo completamento metterebbe al riparo il progetto?

"No, perché una nuova giunta può revocare o chiedere una modifica al pubblico interesse. Si è ai ripari quando l'iter è completato, da lì non si torna indietro. Ma diventa sempre più complicato farlo, anche da un punto di vista temporale. Se all'inizio del prossimo autunno si avviasse la Conferenza dei Servizi Decisoria, verrebbe completata la fase prima delle nuove elezioni. Dal momento in cui il contratto si firma, non si torna indietro. È quella la data da segnare col pennarello rosso. Però, come già detto, il passaggio in conferenza è più tecnico che politico. Anche lì, se pensiamo al recente passato, la Raggi torna indietro prima dell'avvio della Conferenza nel giugno del 2017. Poco dopo, a luglio, prende il via la Conferenza. Una volta superata la fase e avviata la conferenza, diventa complicato ma non impossibile fare un passo indietro. Per questo parlo di 80%-90%. Una volta terminata quella fase, potremo sbilanciarci verso il 100%"

C'è già una data?

"Se tutto va come deve andare, è presumibile pensare che tutto possa terminare entro un anno o poco più. Quindi tarda primavera del 2026. che magari significa la prima pietra nell'autunno del 2026, in piene elezioni. Oggi, insomma, sono arrivate belle notizie. Non c'è nulla di ufficiale, ma con una buona approssimazione possiamo essere felici".

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