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Ranieri: "Ora la Roma gioca da squadra. Ci sarà da lottare fino all'ultimo"

Il tecnico giallorosso dopo la vittoria arrivata contro l'Udinese: "Grande partita di Marcano. Sapevamo che sarebbe stata difficile ma siamo rimasti concentrati"

Claudio Ranieri, di LaPresse

Claudio Ranieri, di LaPresse

La Redazione
13 Aprile 2019 - 18:33

Claudio Ranieri ha parlato ai microfoni dei giornalisti dopo la fondamentale vittoria ottenuta contro l'Udinese. Allo Stadio Olimpico è stato decisivo Edin Dzeko, per la prima volta in questa stagione in campionato.

Ranieri a Sky

Seconda vittoria consecutiva e ottimo secondo tempo
"So che abbiamo sofferto nel far girare bene la palla cercando di togliergli il contropiede. I primi minuti sono stati pericolosissimi poi abbiamo preso le misure. Non riuscivamo a fare quello che avevamo provato tanto in allenamento ma poi ci siamo riusciti e devo fare i complimenti ai ragazzi perché sono rimasti concentrati e vogliosi di vincere. E' stata difficile".

L'ingresso di Florenzi e Pellegrini ha cambiato la partita?
"Certamente, avevamo 4 centrali. Grande partita di Marcano ma dall'altra parte avevamo Juan Jesus che è mancino e con un altro sinistro davanti non avevamo nessuno che potesse fare la sovrapposizione. Nel secondo tempo è stato più facile"

Mancato il raccordo tra le linee nel primo tempo?
"Facevamo fatica anche a rompere la loro linea difensiva che era quello che avevo chiesto. Sapevamo di dover fare così perché non conoscevo l'autonomia di De Rossi che poi si è fatto male. Pellegrini è rientrato da poco, poi ha fatto una buona partita ma a Genova l'ho dovuto togliere. Quando faccio la formazione iniziale devo pensare anche ai cambi. Sapevo che con lui la manovra sarebbe stata più fluida e avrei avuto uno schermo su Mandragora o su Sandro"

La Roma sta ritrovando unità, vedi il caso El Shaarawy-Dzeko?
"Dovevano ritrovare fiducia e serenità perché quando devi lottare per la Champions e perdi sei nervoso, tutti vogliono fare qualcosa in più e si dimenticano di essere squadra. Ora lo hanno compreso, sono altruisti e si sacrificano per il compagno e piano piano ci stiamo riuscendo".

Vedendo Zaniolo a volte si ha la sensazione che faccia un tocco di troppo.
"Zaniolo è una mezzala di centrocampo, non posso farlo giocare lì se ho due centrocampisti a governare. La sua posizione è occupata anche da Pellegrini che secondo me è più abile nel raccordo e nel farsi vedere. Nicolò sopperisce con le qualità tecniche e fisiche in un ruolo non suo. Gli sto chiedendo un sacrificio ma ci dobbiamo sacrificare tutti per il bene della Roma".

Stasera c'è Milan-Lazio, quale teme di più?
"Tutte quelle che sono lì lotteranno fino in fondo. Sono in salute, saranno determinanti i particolari. Ci sarà da lottare fino all'ultimo".

Ranieri a Roma Tv

Due vittorie consecutive senza subire gol: è la prima volta. Non subendo si vince...
"Lo dico dall'inizio, prima o poi il gol lo facciamo, conta non subirlo. Il secondo tempo è stato migliore del primo: nel primo abbiamo rischiato proprio dove avevo puntato l 'indice, cioè le ripartenze dell'Udinese, loro ripartono a mille all'ora. Buon per me che ho giocatori veloci che sono riusciti a chiudere tutte le situazioni. Nel primo tempo ovviamente avevo un uomo in meno a centrocampo giocando le due punte, poi nell'intervallo ho rimediato mettendo Pellegrini.

Cosa hanno dato Florenzi e Pellegrini?
"Florenzi da ala destra con piede destro poteva andare in sovrapposizione, fare i cross, appoggiare la palla a Zaniolo. Ha fatto bene. Poi c'è stato il fatto di Jesus, un centrale messo a destra, che se devi solo difendere per 10 minuti come a Genova va bene, in altre situazioni è più complicato".

Cosa non ha funzionato nel primo tempo?
"Il raccordo centrale, giocavamo uno in meno, con Mandragora sempre libero per sviluppare gioco. A noi andava anche bene, l'importante era che non ripartissero in contropiede. Quello che non andava bene era che quando ripartivamo dovevamo attacare lo spazio per rompere la linea dei loro centrali, mentre non riuscivamo. E' stata una decisione consapevole perché Daniele non aveva i 90' e nemmeno Pellegrini. Ho dovuto fare queste scelte per non avere entrambi stanchi, stessa cosa per Florenzi che aveva solo un tempo sulle gambe

Dzeko e Schick?
"Quando Patrik è da solo senza Edin è più fluido, più sereno. Oggi rientrava di più Dzeko mentre secondo me Schick è bravo anche a venire tra le linee a giocare e dialogare per poi attaccare lo spazio, invece lui si è fatto marcare troppo invece che provare a giocare".

La vedo provato mister...
"L'Udinese veniva qui in fiducia, sapevamo che avevano giocatori di grande velocità. Sono provato ma sono anche contento". 

A che punto siamo?
"Piano piano..."

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