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Il ritorno

I due leader dell’era Mourinho alla prima con De Rossi

A Salerno più soluzioni. Rientrano i punti fermi Cristante e Mancini

Cristante in campo con la Roma

Cristante in campo con la Roma (GETTY IMAGES)

Diego Sarti
28 Gennaio 2024 - 08:00

Beata abbondanza. Bryan Cristante, Paulo Dybala, Gianluca Mancini e Houssem Aouar sono tornati: il puzzle della rosa giallorossa sta cominciando a completarsi. Daniele De Rossi è pronto ad affrontare la sua prima trasferta come allenatore della Roma a Salerno con un organico folto e ricco di soluzioni. Una sfida importante all’Arechi per dare seguito alla vittoria sofferta di domenica scorsa all’Olimpico contro l’Hellas Verona. 

De Rossi, oltre ad un’ampia varietà di scelta in tutti i ruoli, avrà a disposizione per la sua prima volta Cristante e Mancini, i due leader dello spogliatoio e vicecapitani che per i due anni e mezzo della gestione Mourinho sono stati imprescindibili: lo saranno anche per la nuova guida tecnica e sono pronti a prendere le chiavi della squadra nella sfida contro la Salernitana.

Leader
Un undici composto da talento e quantità. Dopo la giornata di squalifica è tornato Bryan Cristante, il giocatore più importante dei giallorossi nella prima metà stagionale sia per duttilità che per prestazioni. Il numero 4 è l’uomo che sin qui ha percorso più chilometri rispetto ai suoi compagni, con una media di 11,687 chilometri a partita posizionandosi nella top five del campionato di questa speciale classifica. Dalla corsa, ai recuperi difensivi: Cristante è il giocatore che recupera più palle all’interno della rosa giallorossa, dietro a lui c’è Leandro Paredes. Pedina fedele e indispensabile per l’ex Mourinho, ancor di più per Daniele De Rossi che ha già dimostrato quanto sia importante il numero 4 a Riad: è stato l’unico a giocare gli interi 90’. DDR, durante la sua conferenza stampa d’addio nel 2019, dichiarò tutta la sua stima nei confronti dell’ex Atalanta: «C’è un Bryan Cristante che arriva da Bergamo, io ne voglio altri cento di giocatori così perché anche se non è nato a Roma… ci mette l’anima, da romanista. Non è solo una questione di essere nati nella Capitale». 

Guerriero 
Da Bryan Cristante a Gianluca Mancini: i due che vengono da Bergamo, ormai romani d’adozione, rappresentano la spina dorsale di questa Roma. Mancio è pronto a tornare in campo anche lui dopo la squalifica per diffida e a prendere posto nella difesa a quattro scelta da De Rossi. Il numero 23 sinora ha collezionato 2.080’ in 25 partite giocate in tutte le competizioni. Un guerriero nel vero senso della parola e, nonostante una pubalgia che lo tormenta da diversi mesi, è sempre sceso in campo pur di aiutare la squadra: solo in Coppa Italia contro la Cremonese è rimasto out per infortunio. Da Salerno, anche per Mancini, comincerà un nuovo capitolo, sperando che sia ricco di successi.

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