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Gli scenari

"Vengo anch’io! No, tu no": solo posti in piedi per la coppa

Tra i nuovi arrivati e i vecchi esclusi, due giocatori rimarranno fuori in Europa League

Kristensen esulta dopo la rete decisiva contro il Sassuolo

Kristensen esulta dopo la rete decisiva contro il Sassuolo (GETTY IMAGES)

27 Gennaio 2024 - 08:36

Si avvicina la fine del mercato, le trattative accelerano, così come il flusso di notizie - vere e non - intorno a possibili trasferimenti dell’ultimo minuto. Un’impennata che sta toccando anche Tiago Pinto, nei suoi ultimi giorni alla Roma. Presto arriverà il tempo dei bilanci sull’operato del gm - che il 3 febbraio saluterà definitivamente -, ma ad oggi il portoghese è concentrato soltanto sul portare a termine due acquisti e, almeno, una cessione. Non tanto per esigenze economiche, quanto per questioni di liste. Al plurale, perché i paletti, in questo mercato, non riguardano soltanto quella Uefa, ma anche l’elenco dei calciatori disponibili per la Serie A.

Partendo dal campionato, infatti, la Roma al momento ha tutti e 17 i posti dei così detti “free players” occupati. Era così già all’inizio del mese, ma l’ingresso di Huijsen, ad esempio, non fu problematico, in quanto l’olandese in prestito dalla Juventus, essendo un classe 2005 non ha particolari vincoli di lista. Come lui, tutti i calciatori nati dopo il 1° gennaio 2002, rientrando nella casistica degli Under 22 - quella in cui la Roma, qualche anno fa, inserì per sbaglio Diawara, perdendo poi la sfida al Verona per 3 a 0 a tavolino. Una casistica, quella di Huijsen, che riguarderebbe anche Baldanzi, nato nel 2003. L’unica difficoltà, quindi, riguarderebbe l’impiego di Angeliño in campionato. Per fargli posto però, basta la cessione di uno tra Belotti, Celik e Kumbulla - tre piste calde in uscita e tutti inseriti nella lista dei 17 di cui sopra.

Per quanto riguarda l’Europa League, invece, come a settembre la Roma dovrà rinunciare a qualcuno. Per la fase a gironi gli esclusi furono Kristensen e Azmoun. Ad impedire il loro inserimento fu il “transfer balance”. Anche qui serve cedere prima di poter immettere nuovi calciatori - l’uscita di Kumbulla, ad esempio, libererebbe parecchio “spazio” economico visto il suo peso a bilancio -, ma a differenza della Serie A Huijsen e Baldanzi non potrebbero godere di privilegi da giovani. Per essere in lista B, infatti, occorre aver giocato almeno due anni nel club, prerequisito che manca ad entrambi. Inoltre, il 2 febbraio - scadenza per presentare la lista Uefa - la Roma potrà inserire solo tre nuovi giocatori. Due tra Kristensen, Azmoun, Huijsen, Baldanzi e Angeliño, quindi, faranno il tifo da casa. Vengo anch’io. No, tu no.

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