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Le parole

Roma-Feyenoord, Gimenez: "Ci prendevano in giro e così ho dato il calcio a Mancini"

L'attaccante di Arne Slot è tornato a parlare del quarto di finale di Europa League della stagione scorsa: "Ho chiesto scusa al numero 23 e lui ha detto che mi capiva"

Santiago Gimenez, attaccante del Feyenoord

Santiago Gimenez, attaccante del Feyenoord (GETTY IMAGES)

La Redazione
23 Dicembre 2023 - 13:40

Intervistato da Voetbal International, Santiago Gimenez, attaccante del Feyenoord, ha detto la sua sul play-off di Europa League che vedrà la squadra di Arne Slot affrontare, per la terza stagione consecutiva, la Roma di Mourinho. Il calciatore argentino è inoltre tornato sul quarto di finale dello scorso anno e sull'episodio, di cui si è reso protagonista in negativo, del calcio rifilato nel secondo tempo supplementare, sul risultato di 4 a 1 per i giallorossi, a Gianluca Mancini. Queste le sue parole:

"Abbiamo giocato bene e al 90', con il punteggio di 1-1, avevamo un piede in semifinale. Fino al gol di Paulo Dybala. Dopo è crollato tutto. I difensori della Roma hanno provocato per tutta la partita, ma quando abbiamo fatto 1-1 e loro rischiavano di essere eliminati, non li ho più sentiti. Solo nei supplementari hanno ripreso a parlare. La partita è diventata subito 2-1 e poi 3-1, alla fine abbiamo perso in modo lusinghiero per 4-1. "Andate a casa", gridavano. "Andate a piangere". Ci hanno anche riso in faccia. Mi sono detto: "Okay, allora andrete in semifinale, ma con un calcio da parte mia per congratularmi". Ho capito subito, ovviamente, che era rosso. Il mio temperamento aveva preso il sopravvento. Mi sono lasciato andare. Mi sono sfogato, ma non è stato un gesto intelligente. Un vero attaccante controlla sempre le proprie emozioni. Non credo che mi succederà più. La cosa assurda è che quella partita mi è piaciuta comunque: una guerra di calcio vera e propria, con il loro allenatore, Mourinho, che dava vita al finimondo, i loro giocatori e i loro tifosi che si scatenavano come pazzi. Mi piace, è sempre così al De Kuip. Dopo sono andato a scusarmi con Gianluca Mancini. Lui ha accettato le scuse e mi ha detto che mi capiva. Se fosse stato al mio posto, avrebbe fatto lo stesso".

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