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La Roma che verrà

Tra infortuni e last minute il mercato è da vedere

Solo Aouar, Paredes e Kristensen oltre i 100’. Per Lukaku e Sanches uno spezzone a testa. I giallorossi 15esimi per minutaggio dei rinforzi

Aouar in campo con la Salernitana

Aouar in campo con la Salernitana (GETTY IMAGES)

10 Settembre 2023 - 08:40

Serve tempo per raccogliere i frutti di un lavoro ben fatto, e questo vale in ogni campo. Anche in un campo da calcio, nel luogo cioè che più di ogni altro pretende risultati nell’immediato e che vive nel presente. Ecco perché la Roma, Mourinho e tutti i tifosi giallorossi fremono nell’attesa di vedere all’opera Romelu Lukaku, ma anche Renato Sanches: finora hanno collezionato soltanto uno spezzone a testa, il portoghese a causa delle noie fisiche accusate dopo la prima di campionato, il belga perché arrivato pressoché al fotofinish della finestra estiva del calciomercato. Per il centravanti 19’ col Milan, per il portoghese 25’ con la Salernitana. Ma c’è anche chi, come Azmoun e Ndicka, ancora attende il debutto ufficiale in maglia giallorossa: l’iraniano ha appena iniziato a lavorare in gruppo (anche lui è arrivato quasi a ridosso della fine del mercato), mentre il centrale ex Eintracht - a detta di Mourinho - deve ancora apprendere i meccanismi di gioco della Roma e quindi necessita ancora di un po’ di tempo per ambientarsi nella nuova realtà. 

Insomma, tra operazioni last-minute, infortuni e ritardi di condizione tutto sommato fisiologici, la squadra giallorossa deve ancora raccogliere i frutti di un mercato - quello operato da Tiago Pinto di concerto con Mou e la proprietà - importante, che ha avuto in Lukaku il colpo più grosso. Finora il più utilizzato dei nuovi acquisti è stato Houssem Aouar: il centrocampista ex Lione ha totalizzato 165’, trovando anche la via del gol (purtroppo ininfluente) contro il Verona. Il francese di origini algerine è apparso in buona condizione fisica, e ha dato l’impressione di essersi rapidamente inserito negli automatismi romanisti: porta qualità e quantità al centrocampo giallorosso, ma ovviamente non è al 100%, essendo reduce da una stagione in cui ha giocato poco. Lo stesso dicasi per Leandro Paredes, finora 141’ nelle prime tre giornate: arrivato al posto di Matic, l’argentino ha mostrato qualche guizzo, fornendo anche l’assist a Belotti per il 2-2 contro la Salernitana. L’altro volto nuovo ad aver superato i 100’ finora è Rasmus Kristensen: il danese, nei 110’ disputati, ha evidenziato una fisicità importante, ma per il momento non ha brillato in termini di corsa, né di cross. Anche lui, come per gli altri rinforzi estivi, c’è bisogno di tempo. Del resto, la stagione è lunga e auspicabilmente ricca di impegni, perciò anche chi (come Azmoun e Ndicka) fino a questo momento non è stato utilizzato avrà le sue chance per mettersi in mostra. In totale, dopo tre turni i rinforzi hanno collezionato 460’, quindi la media per calciatore è di 66’: troppo bassa, obiettivamente, per dare un giudizio sull’operato, che verrà dato dal campo. 

Le altre squadre
Nella tabella a destra abbiamo riepilogato i minutaggi di tutti i nuovi acquisti delle squadre di Serie A, considerando tali soltanto i calciatori che nella passata stagione non erano in rosa: ecco perché, nonostante sia tornato quest’estate, Diego Llorente non figura tra i nuovi, così come i riscatti napoletani Raspadori e Simeone, tanto per fare qualche esempio. Il dato, che comprende anche eventuali partite di Coppa Italia, vede il Lecce in testa: nei pugliesi gli arrivi estivi hanno già collezionato 1.422’, merito principalmente di Ramadani e Almqvist, rispettivamente 360’ e 353’; ancora da vedere Touba, Smajlovic e l’ex romanista Faticanti. Subito dietro al Lecce troviamo il Cagliari: da Sulemana ad Augello, passando per Jankto, Petagna e Shomurodov, tra i sardi sono 1.415 i minuti dei volti nuovi. Terzo gradino del podio per un’altra neopromossa, il Frosinone di Di Francesco, con 1.177’ dal mercato. Ovviamente, per queste tre squadre fanno la differenza gli impegni di Coppa Italia.

Minutaggio basso dei nuovi acquisti anche per la Juventus (288’ totali, grazie ai 155’ di Cambiaso e ai 133’ di Weah junior) e per la Lazio (282’, con Kamada al comando con 185’). Ultimo, in questa speciale classifica, il Napoli campione d’Italia in carica: 52’ per Cajuste e 15’ per Lindstrom portano a 67’ il computo totale. 

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