El Shaarawy, rinnovo ufficiale a giorni: gol e sacrificio al servizio di Mou

Stephan El Shaarawy e la Roma insieme fino al 2025. La notizia è stata già anticipata attraverso il video che il club giallorosso ha postato sui social sabato nel tardo pomeriggio; manca soltanto l’ufficialità, che arriverà nel giro di qualche giorno, presumibilmente entro il 10 luglio, data fissata per il raduno della squadra. I dettagli del nuovo accordo sono quelli già anticipati: biennale con scadenza al 30 giugno 2025 e opzione per un’eventuale terza stagione. Per quanto riguarda l’ingaggio, invece, il Faraone ha accettato una sostanziale riduzione pur di vestire ancora la maglia della Roma: 2,5 milioni di euro a stagione per lui, più eventuali bonus legati ai risultati raggiunti dalla squadra e al rendimento del calciatore.

Era la volontà di entrambe le parti, quella di proseguire insieme, e il fatto che Stephan si sia ridotto lo stipendio pur di venire incontro alla Roma ha fatto la differenza. Una dimostrazione di attaccamento alla maglia e di senso di appartenenza rari nel calcio moderno, ma che non stupiscono se si tiene conto di quanto dimostrato prima di tutto in campo dal 31enne di origini egiziane. Fin dall’arrivo a Roma di Mourinho, El Shaarawy si è messo a disposizione del tecnico e della squadra, adattandosi a ricoprire un ruolo - quello di “quinto” a sinistra - che non era il suo: lo ha interpretato nel migliore dei modi, con umiltà e spirito di abnegazione, tanto da ritagliarsi uno spazio via via più importante settimana dopo settimana. Ha scalato le gerarchie e si è sempre fatto trovare pronto, lavorando a testa bassa e in silenzio. 

Nell’ultima stagione, con 9 gol, è stato il secondo miglior marcatore giallorosso assieme ad Abraham, dimostrando quindi di non aver perso il feeling con la porta avversaria. Con 58 reti totali è entrato nella top 20 dei bomber all-time della Roma, e con le 231 gare collezionate finora è entrato tra i 30 calciatori più presenti nella storia del club, agganciando una leggenda del calibro di Attilio Ferraris IV e portandosi a tre partite di distanza da Amedeo Amadei. Due nomi, questi, che restituiscono meglio di qualsiasi parola l’idea del fortissimo legame venutosi a creare nel corso degli anni tra Elsha e la Roma. Un legame destinato a proseguire.