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Il caso

Incognita Mondiale: la Roma potrebbe non partecipare

La competizione Fifa partirà nel 2025. I giallorossi da ranking Uefa sarebbero qualificati, ma potrebbero comunque essere esclusi

Infantino e Ceferin insieme con il pallone della Nations League

Infantino e Ceferin insieme con il pallone della Nations League (GETTY IMAGES)

28 Giugno 2023 - 09:50

Una nuova competizione si sta per affacciare nel panorama del calcio moderno. Pochi giorni fa, infatti, la FIFA ha annunciato con un comunicato la nascita del nuovo Mondiale per Club, con cadenza quadriennale e la cui prima edizione è fissata per il 2025. Il format prevede 32 formazioni partecipanti, provenienti ovviamente da tutto il globo, e la manifestazione avrà durata mensile e l’edizione di debutto si disputerà tutta negli Stati Uniti d’America. «Sarà l'apice del calcio professionistico maschile di club», ha dichiarato il numero 1 della FIFA Gianni Infantino, ma oltre ai toni entusiastici del caso sono diverse ancora le zone d’ombra sulla coppa.

Al momento si sa che l’Europa porterà 12 formazioni, con 4 posti dedicati alle vincenti delle ultime quattro edizioni della Champions League - Chelsea, Real Madrid, Manchester City e la prossima squadra in grado di alzare la coppa dalle grandi orecchie -, ma sul criterio d’assegnazione degli altri 8 slot ci sono ancora molti dubbi. Sicuramente verranno presi in considerazione i risultati ottenuti in campo europeo nelle quattro stagioni precedenti, partendo dunque dall’annata 2020-21 fino ad arrivare alla 2023-24, tenendo conto anche del paletto che limita a due il numero massimo di partecipanti per nazione. I posti a disposizione delle inglesi, ad esempio, sono già occupati dai già citati Chelsea e Manchester City, una terza si potrebbe aggiungere soltanto dalla vittoria della prossima Champions League. Le certezze però finiscono qui e, proprio per questo, la partecipazione della Roma è da considerare in forte dubbio.

Dal 2020-21 ad oggi i giallorossi hanno collezionato una semifinale e una finale di Europa League e il successo in Conference, traguardi che la pongono teoricamente ai vertici del calcio europeo e prima tra le italiane in questa speciale classifica. Nessun problema teoricamente quindi, con la Roma quasi certa dell’accesso al Mondiale a meno di exploit di altre italiane nei prossimi dodici mesi. Teoricamente, appunto. Perché, come anticipato ieri sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, la FIFA sembra voler tenere in considerazione soltanto i punti guadagnati con le partecipazioni alla Champions League. Criterio bizzarro, che smentirebbe così il senso stesso del Ranking UEFA, declassando i risultati ottenuti in competizioni importanti e mediaticamente rilevanti come Europa e Conference League. I due organi di governo del calcio stanno delineando le ultime linee guida e ancora non hanno comunicato - neanche alle società stesse - la loro decisione finale. Anche a Trigoria restano in attesa di novità, ma la direzione purtroppo sembra tracciata.

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