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Schick: "L'addio di Monchi ci ha sorpreso. Ranieri sta provando a riunire il gruppo"

L'attaccante giallorosso dal ritiro della nazionale: "Siamo molto contrariati per l'eliminazione contro il Porto. L'arbitro doveva vedere al Var il fallo su di me"

Patrik Schick, di LaPresse

Patrik Schick, di LaPresse

La Redazione
20 Marzo 2019 - 16:24

Patrik Schick ha rilasciato un'intervista al portale ceco isport.cz dal ritiro della nazionale. Ecco le sue dichiarazioni.

Sei dispiaciuto per l'eliminazione dalla Champions contro il Porto?
"Sì è un peccato, specialmente dopo i successi della scorsa stagione in cui siamo arrivati in semifinale. Volevamo andare lontano e abbiamo pescato il Porto, un avversario alla nostra portata. Dopo la gara d'andata sembravamo in grado di passare il turno. Quindi sì, fa ancora male. Da quel momento nel club sono cambiate tante cose".

Il direttore di gara non vi ha concesso un rigore.
"Decisamente, si vedeva anche dalla tv. Dopo il primo rigore contro di noi ero convinto che l'arbitro sarebbe andato a rivederlo e ce lo avrebbe concesso. Non abbiamo capito perché non lo abbia nemmeno guardato. Ha solo ricevuto alcune informazioni. Eravamo molto contrariati e non abbiamo capito perché non abbia potuto nemmeno riguardarlo in un momento così importante dei supplementari. C'è dispiaciuto".

Uscire così è ancora più crudele?
"Lo scorso anno in Champions, quando abbiamo giocato la semifinale contro il Liverpool è finita 4-2 è c'è mancato un gol per andare ai supplementari. C'erano due rigori per noi che non ci sono stati concessi. Quest'anno è stato abbastanza simile. Mi dispiace, ma d'altro canto devo ammettere che il Porto ha giocato veramente bene. Non abbiamo avuto abbastanza qualità nella partita di ritorno e loro hanno fatto meglio".

Hai detto che ora è cambiato tanto. C'è un'atmosfera più gradevole con il nuovo allenatore?
"Non è mai piacevole quando un allenatore va via e altre persone perdono il loro lavoro. Ci hanno lasciato un dottore, l'allenatore e il suo staff e il suo massaggiatore. Se n'è andato anche il ds Monchi. Ranieri sta cercando di portare positività tra di noi, di ripulire un po' l'ambiente, con discreto successo. E' un'ottima persona, è onesto anche se lo conosco da pochi giorni. I suoi primi incarichi erano quelli di sistemare l'ambiente e riunirci un po' come gruppo".

Hai apprezzato che abbia parlato bene di te quando è arrivato?
"Ho sentito qualcosa da quella conferenza stampa, poi ha parlato con me prima della prima partita contro l'Empoli. Ovviamente mi ha reso felice che abbia parlato bene di me. Sono contento di aver segnato e aver vinto la partita".

Senti più fiducia da parte sua?
"Vedremo, sotto la sua guida abbiamo giocato solo due partite e io sono partito titolare, e questo mi piace. Sfortunatamente abbiamo perso contro la Spal, che complica un po' le cose. Ora c'è la pausa. Non so come si evolverà per la squadra, vedremo come vanno le cose al rientro".

Come avete reagito all'addio di Monchi?
"Ha colpito tutti, non ce lo aspettavamo. Era una persona realmente corretta che era sempre al nostro fianco a difenderci. Ci ha sorpreso molto e mi dispiace sia andato via. Piaceva a tutti, nessuno aveva problemi con lui. Veniva ogni giorno agli allenamenti, chiunque avesse avuto un problema poteva parlarne e scherzare con lui".

Ora inizia a Roma una nuova era?
"Non direi proprio una nuova era. Gli allenatori lasciano le squadre in tutto il mondo, nuova era è troppo. Vediamo cosa cambierà. Dobbiamo giocarci il finale di stagione, poi affronteremo quello che succede e la direzione in cui il club vuole svilupparsi".

Nelle ultime settimane stai rendendo bene. Porterai la tua forma anche in nazionale?
"Le partite giocate in italia e quelle che gioco qui sono un po' diverse. Fisicamente sto bene, vengo a ogni raduno con grandi sensazioni. Credo che continueremo sul rendimento delle ultime partite con la nazionale".

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