AS Roma

Non solo Mou, questa Roma è Caput Mundi a tutto tondo

Due finali europee di fila per gli uomini di José. Femminile, due Scudetti tra Primavera e prima squadra. L’ultima gioia della stagione è arrivata dall’Under 17

José Mourinho, l'allenatore della Roma

José Mourinho, l'allenatore della Roma (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
25 Giugno 2023 - 09:53

Mourinho, Dybala, Matic e Lorenzo Pellegrini, ma non solo. Per una Roma che fa sognare i tifosi, quella che nelle ultime due stagioni ha raggiunto altrettante finali europee, portando a casa la prima edizione della Conference League, ce ne sono altre altrettanto valide. Tante “Rome”, se ci permettete il termine cacofonico, che formano una sola Roma, quella che dal 2020 guidano Dan e Ryan Friedkin. Perché i traguardi raggiunti dallo “Special One” e dai suoi sono storici, ma rappresentano una parte del tutto. Quel tutto è la società Roma, che comprende quindi tutto il settore giovanile e la squadra Femminile, oltre che il brand. In tutti questi campi, la crescita registrata negli ultimi due anni circa è evidente: a livello di marketing e a livello di risultati sportivi; non sempre le due cose vanno di pari passo, ma in questo caso sì, e in un calcio in cui il lato economico e commerciale ha un’importanza sempre maggiore, l’aspetto non può non essere sottolineato. Una squadra “Special” La ferita di Budapest fa ancora male, ma non deve farci dimenticare ciò che di buono ha rappresentato, vale a dire la conferma di una leadership che, a livello europeo, la Roma non aveva mai avuto. E il tutto a soli dodici mesi di distanza dal trionfo di Tirana, a dimostrazione della nuova dimensione raggiunta dal club: merito dei Friedkin e di Tiago Pinto, oltre che di José Mourinho, ovviamente. È lo “Special One” il motivo principale per cui, oggi, non solo la Roma può permettersi di trattare con Matic e Dybala (tanto per fare due nomi), ma anche di ingaggiarli. Un discorso che, con le dovute proporzioni, vale anche per due parametri zero di lusso come Aouar e Ndicka, primi rinforzi per la stagione 2023-24.

Un club Mondiale
Che la Roma sia una squadra di livello globale lo testimonia anche il ranking UEFA per club, graduatoria che stabilirà anche i partecipanti al Mondiale per club del 2025, che si terrà negli USA e ospiterà 32 squadre; di queste, 12 saranno provenienti dall’Europa e, ad oggi, ne fanno parte anche i giallorossi. Con Chelsea, Real Madrid e Manchester City già aritmeticamente qualificate in quanto vincitrici delle ultime tre Champions League, il punteggio della Roma è di 69.000; meglio di noi soltanto le tre suadre già citate, il Bayern Monaco e il Liverpool (che però non potrà partecipare, perché c’è un tetto di due squadre per ogni Federazione, a meno che non vinca la Champions). Insomma, siamo sesti nel ranking generale del triennio, secondi dopo il Bayern Monaco se si escludono le vincitrici della Champions. In sostanza, Pellegrini e compagni sono quasi certi di partecipare al torneo, prestigioso e altamente remunerativo in termini economici, oltre che di immagine e di blasone sportivo; di fatto, basterà passare la fase a gironi della prossima Europa League per strappare un pass, dato che il criterio di ammissione si basa sul ranking delle quattro stagionie che vanno dal 2020-21 al 2023-24.

Gli altri successi
Se la Prima squadra maschile è entrata ormai stabilmente nell’elite del calcio europeo, la Roma Femminile si prepara a imitarla: nel frattempo, ha messo in fila tutti in Italia, conquistando il suo primo Scudetto al termine di un campionato praticamente perfetto. Bartoli e compagne sono state imitate dalla Primavera femminile, anche lei tricolore, mentre la Primavera maschile ha conquistato la Coppa Italia che mancava dal 2017. Semmai ci fosse bisogno di sottolineare, ancora una volta, l’attenzione della Roma al vivaio, basterebbe spendere i nomi di Zalewski e Bove prima, di Keramitsis, Missori e Faticanti poi. Sperano di imitarli i vari Bellucci, Feola, Tumminelli e Nardozi; sono solo alcuni dei ragazzi dell’Under 17 che due giorni fa ad Ancona ha battuto l’Inter in finale e conquistato lo Scudetto di categoria sotto la sapiente guida del tecnico Marco Ciaralli. Prima squadra maschile, settori giovanile e femminile, marketing: la Roma lavora in grande, e in sinergia, per un unico obiettivo, tanto semplice a dirsi quanto difficile da realizzare. Essere sempre al top, in tutti i campi: questo richiede lavoro quotidiano e certosino, investimenti e capacità di pianificazione. Ma i risultati, a lungo andare, si vedono eccome.

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