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Aria di saluti

L'ultimo abbraccio: da Ibañez a Abraham, in tanti con la valigia pronta

All’Olimpico andrà in scena l’ultimo impegno stagionale per i giallorossi. Roger, Wijnaldum e Tammy verso l’addio, Mourinho vede i Friedkin e trattiene Dybala

Tammy Abraham in azione con la maglia della Roma

Tammy Abraham in azione con la maglia della Roma (GETTY IMAGES)

Andrea Di Carlo
04 Giugno 2023 - 09:23

Il futuro è materia spesso astratta e mutevole. E quando si inizia a guardare con curiosità oltre il presente, ci si aggrappa alle certezze, ai punti fermi. "Tutto passa, la Roma resta". È senza dubbio lo spirito che animerà i 60mila cuori che popoleranno l’Olimpico per l’ultimo ballo stagionale, per l’ultimo abbraccio, colmo di orgoglio e gratitudine, da rivolgere ad un gruppo che ha sfidato avversità e superato i propri limiti nel tentativo di scrivere una pagina di storia. Non è bastato, ma quell’impegno non rimarrà vano, soprattutto agli occhi di chi questa sera spera di salutare la stagione con una vittoria che vorrebbe dire Europa League, Dublino (sede della finale dell’edizione 2023-2024) e altre notti da un fascino intramontabile. 

Ma rischia di essere anche l’ultima occasione per vedere qualche elemento indossare ancora la maglia giallorossa, anche se, giusto sottolinearlo, la preoccupazione principale riguarda il futuro di Mourinho. Venerdì c’è stato un contatto tra allenatore e presidente, ieri un rapido saluto. Un segnale distensivo è arrivato da parte della proprietà: la volontà di proseguire con lo Special One c’è, presto andrà in scena l’incontro nel quale si pianificherà il futuro con convinzione e condivisione di idee. E ogni discorso includerà un piano di rafforzamento della rosa, come chiesto da Mou.

Porte girevoli
Molto probabile che la prossima possa essere l’ultima stagione di Rui Patricio in giallorosso, come recita la scadenza del suo contratto. Ma Roma-Spezia per il portoghese sarà solo un arrivederci e non un addio. In bilico invece Mile Svilar, schierato in pochissime occasioni dallo Special One. Un innesto tra i pali è tra le necessità della rosa.

Pilastri difensivi
La Roma ripartirà dalla solidità di Smalling e dalla tenacia di Mancini. Molto probabile invece che l’avventura di Ibañez sia ai titoli di coda, come da lui stesso ammesso: «Non so se continuerò con la Roma». Un addio quasi annunciato, una cessione che servirà a far cassa per rinforzare il reparto. Per quanto riguarda Diego Llorente, Mourinho vorrebbe confermarlo ma servirà un sostanzioso sconto da parte del Leeds sulla quota del riscatto (fissato a 18 milioni di euro) per rivedere lo spagnolo ancora dalle parti di Trigoria, a meno di un prolungamento del prestito. Kumbulla invece ci sarà, giusto in tempo per riprendersi dal brutto infortunio al ginocchio.

Personalità e ritmo
Nessuna rivoluzione in mezzo al campo: Matic, Cristante e Pellegrini saranno i punti di riferimento del centrocampo giallorosso anche nella prossima stagione. Con Aouar in arrivo e Bove verso la permanenza, chi senza dubbio saluterà è Mady Camara, che farà ritorno all’Olympiakos. Chi è a forte rischio è Gini Wijnaldum: accolto come una star, ai tifosi non è andata giù la prova scadente offerta nella finale di Budapest e il suo account Instagram ne sa qualcosa. 
I rapporti con il Psg sono ottimi, un rinnovo del prestito può esser trovato ma bisognerà capire se la voglia di proseguire sarà ancora comune. Per quanto riguarda gli esterni, verso la permanenza Celik e Zalewski. Karsdorp, nonostante il rapporto con Mourinho sia stato recuperato, cercherà offerte per salutare, scenario da non escludere anche per Spinazzola. Un over 30 con il contratto in scadenza a giugno 2024: la logica del mercato vuole che si proceda o al rinnovo o alla cessione in estate. La sensazione è che le offerte per l’esterno giallorosso non mancheranno. 

Cercasi gol
È il reparto che, più di tutti, rischia di essere rivoluzionato. El Shaarawy verrà confermato, nei prossimi giorni è attesa la fumata bianca sul rinnovo contrattuale, mentre Solbakken sarà oggetto di valutazione: conferma o prestito.
Discorso a parte per Dybala, Abraham  e Belotti. In caso di permanenza di Mou, l’addio della Joya diventerebbe ipotesi alquanto remota. Rischiano invece i due “bomber” dalle polveri bagnate. Belotti ha raggiunto presenze e minuti utili per il rinnovo, ma non i gol: è pronto a ridursi l’ingaggio pur di rimanere. Abraham invece potrebbe tornare in Premier: Newcastle, Aston Villa e Everton lo monitorano da vicino. Lo Spezia può essere la sua “last dance” in giallorosso.

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